Altro che ONG, la colpa degli incendi in Amazzonia è di agricoltori e allevatori: la risposta degli indigeni e ambientalisti a Bolsonaro

Ambientalisti, ricercatori e indigeni rispondono alle accuse di Bolsonaro: la colpa degli incendi in Amazzonia è di allevatori e agricoltori, non delle ONG

Le associazioni ambientaliste rispondono alle accuse di Bolsonaro, che ha incolpato le ONG di aver appiccato gli incendi nella foresta amazzonica.

Secondo il presidente brasiliano le organizzazioni non governative vorrebbero vendicarsi con il suo governo per aver tagliato loro importanti fondi e screditare il suo operato all’estero: lo ha dichiarato in un’intervista pochi giorni fa.

Gli ambientalisti sostengono invece che gli incendi nella foresta pluviale brasiliana siano stati provocati da allevatori di bestiame e agricoltori che vogliono liberare e utilizzare la terra, incoraggiati dal presidente pro-deforestazione.

Durante la recente intervista, Bolsonaro ha aggiunto che gli incendi in Amazzonia sono favoriti dal clima secco, ricalcando quanto dichiarato dal Ministro dell’ambiente Ricardo Salles, ma Christian Poirier, direttore del programma dell’organizzazione no profit Amazon Watch, smentisce questa teoria:

“La stragrande maggioranza di questi incendi è appiccata dall’uomo”, ha affermato. “Anche durante le stagioni secche, l’Amazzonia – una foresta pluviale umida – non prende fuoco facilmente, a differenza delle arboree secche della California o dell’Australia.

Gli agricoltori e gli allevatori hanno usato il fuoco per molto tempo per sgombrare la terra e ci sono probabilmente loro dietro il numero insolitamente elevato di incendi che bruciano oggi in Amazzonia. Rispetto agli anni precedenti, la distruzione di quest’anno è senza precedenti” , ha detto Poirier.

Amazon Watch aveva già segnalato ai media locali che, proprio la scorsa settimana, gli agricoltori stavano organizzato una “giornata del fuoco” per bruciare terra da destinare alle coltivazioni.

Il record di incendi registrati nel 2019 che stanno letteralmente mandando in fumo il polmone verde più importante del nostro Pianeta sarebbe attribuibile ad allevatori e agricoltori.

A confermare questa teoria anche il meteorologo della CNN Haley Brink, secondo il quale gli incendi sono sicuramente indotti dall’uomo e non possono essere attribuiti a cause naturali come i fulmini.

“Gli incendi di quest’anno si inseriscono in un modello agricolo stagionale stabilito. È il momento migliore per bruciare perché la vegetazione è secca. Agricoltori e allevatori attendono la stagione secca per appiccare gli incendi e sgombrare le aree in modo che il loro bestiame possa pascolare. Ed è quello che sospettiamo stia succedendo laggiù.” ha affermato Brinck.

Secondo l’Osservatorio sul clima brasiliano, gli incendi sono solo il sintomo più visibile delle politiche di Bolsonaro e riflettono l’irresponsabilità del presidente.

Bolsonaro ha infatti tagliato fondi all’agenzia di controllo ambientale del Brasile per 23 milioni di dollari, lasciando campo libero ad agricoltori, allevatori, minatori e taglialegna di abbattere alberi per fare spazio alle attività produttive.

Gli indigeni, che da anni rischiano anche la loro vita per difendere il proprio territorio dalla distruzione, sono disperati e arrabbiati e sanno bene di chi è la responsabilità degli incendi come dimostra la straziante testimonianza di una donna indigena, in un video diffuso su Twitter.

Guardate cosa hanno fatto alla nostra riserva. Stiamo lottando da due anni per preservarla e ora questi facinorosi vengono qui e incendiano i nostri villaggi, come se non bastasse uccidere i nostri fiumi e distruggere le nostre fonti di sostentamento, ora arrivano e incendiano la nostra riserva.
Non staremo zitti! Domani bloccheremo le strade e vogliamo i media qui a difenderci! – queste le parole della donna, pronunciate con la voce rotta dal dalla disperazione.

Nel frattempo, l’Amazzonia si dirige verso il disastro. Fermare le fiamme risulta molto difficile e così stiamo perdendo la più grande foresta pluviale del mondo, responsabile della produzione del 20% dell’ossigeno che respiriamo.

Questi incendi danneggeranno l’Amazzonia in modo irreparabile e la foresta potrebbe iniziare a emettere carbonio anziché sottrarlo dall’atmosfera.

“L’Amazzonia è incredibilmente importante per il nostro futuro, per la nostra capacità di evitare il peggio dei cambiamenti climatici”, ha affermato Poirier. “Stiamo osservando una distruzione indicibile – non solo dell’Amazzonia ma dell’intero pianeta”.

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Tatiana Maselli

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