Ilva: piombo nel sangue dei bambini di Taranto

Preoccupazione per il piombo nel sangue dei bambini di Taranto. Giunge così la denuncia da parte di alcuni medici pediatri tarantini riguardo alla presenza di fonti di piombo nell’ambiente alle quali i bambini, e l’intera popolazione dell’area dell’Ilva, possono essere esposti. Sebbene i dati rilevati da parte dei medici non possano essere generalizzati all’intera popolazione infantile della zona, i medici non nascondono la propria preoccupazione in proposito.

Preoccupazione per il piombo nel sangue dei bambini di Taranto. Giunge così la denuncia da parte di alcuni medici pediatri tarantini riguardo alla presenza di fonti di piombo nell’ambiente alle quali i bambini, e l’intera popolazione dell’area dell’Ilva, possono essere esposti. Sebbene i dati rilevati da parte dei medici non possano essere generalizzati all’intera popolazione infantile della zona, i pediatri non nascondono la propria preoccupazione in proposito.

Acqua, terra ed aria avvelenate. Ecco le possibili fonti di esposizioni al piombo per la popolazione di Taranto. I campioni di sangue analizzati da parte dei medici parlano chiaro. Sono nove i bambini di età compresa tra i 3 ed i 6 anni per i quali è stata individuata la presenza di piombo nel sangue, altrimenti detta piombemia.

I bambini risiedono nel quartiere periferico di Statte, situato a ridosso della zona industriale di Taranto. Nei campioni di sangue analizzati sono stati individuati tra i 22 ed i 36 microgrammi di piombo. Non si tratta di un campione significativo, come comunicato da parte dell’Associazione pediatri di Puglia e Basilicata, occupatasi di effettuare le analisi, ma ci si trova comunque di fronte a valori che potrebbero indicare un’esposizione recente. I bambini potrebbero dunque essere al momento a contatto con una effettiva fonte contaminante di piombo presente sul territorio.

Secondo i pediatri, qualunque livello di piombemia nell’infanzia può essere associato a possibili esiti neuropsichici. I pediatri richiedono dunque che venga effettuato uno screening urgente. Viene inoltre richiesta una verifica delle quantità di piombo emesse dall’Ilva – dato che la fabbrica inquinante potrebbe risultare una delle principali fonti di contaminazione in tal senso – insieme ad interventi urgenti di tutela della popolazione infantile dall’esposizione alle sostanze tossiche.

Marta Albè

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