Un nuovo studio punta i riflettori sull'uso massiccio dell'illuminazione a LED e sui danni che questa sta infliggendo all'ambiente, soprattutto agli animali notturni
Quando sentiamo parlare di inquinamento pensiamo solitamente a quello dell’aria, dell’acqua o del suolo, provocati dai gas di scarico di auto e industrie o da sversamenti di sostanze chimiche tossiche. Eppure esiste un’altra forma di inquinamento, altrettanto dannosa e pericolosa, di cui però non si parla ancora abbastanza: l’inquinamento luminoso.
La presenza così massiccia nelle nostre città delle luci artificiali, anche di notte, sta cambiando profondamente l’ambiente terrestre, con conseguenze gravi per la salute delle piante, degli animali e di noi esseri umani.
Sono soprattutto le luci LED a essere responsabili di questa trasformazione dell’ambiente. Più durevoli ed efficienti dal punto di vista energetico rispetto alle normali lampade a incandescenza, le lampade a LED che si sono diffuse in questi anni hanno impatti biologici ancora maggiori delle vecchie lampadine.
Lo sostiene un nuovo studio condotto dai ricercatori dell’Università di Exeter che ha osservato la trasformazione, dovuta all’introduzione di lampade a LED, del paesaggio notturno in Europa negli ultimi anni attraverso le immagini satellitari prodotte dalla Stazione Spaziale Internazionale.
L’illuminazione a LED è pericolosa poiché comporta un aumento delle radiazioni di luce blu, i cui effetti negativi sull’ambiente e sugli animali sono stati finora sottovalutati dalla comunità scientifica. Come sappiamo, la luce blu inibisce la produzione di melatonina, l’ormone del sonno.
Questo è il motivo per cui i medici sconsigliano di usare il cellulare o il computer prima di andare a dormire: l’esposizione alla luce blu inganna il nostro cervello che smette di produrre la melanina, ritardando così il momento in cui ci addormenteremo.
Gli effetti negativi della luce blu, però, non si riscontrano solo sulla nostra salute: anche alcuni animali notturni, come falene o pipistrelli, stanno cambiando il loro comportamento a causa della presenza dell’illuminazione a LED. Anche le comunità di molti insetti che vivono in città, un tempo nutrite, si stanno spopolando per lo stesso motivo.
Secondo i risultati dello studio, il Regno Unito è uno dei Paesi maggiormente colpiti dagli effetti negativi dell’illuminazione a LED. Si pensi che più della metà dei lampioni stradali sul territorio nazionale è costituita da lampade a LED.
Altri Paesi quali Italia, Romania, Irlanda e Spagna seguono il Regno Unito per vulnerabilità agli impatti delle radiazioni di luce blu a causa del loro recente passaggio alle luci notturne a LED. In Paesi come Austria e Germania, gli effetti dell’inquinamento luminoso da LED sono molto meno evidenti, poiché gran parte dell’illuminazione notturna viene ancora fornita con lampadine fluorescenti.
Insomma, se da un lato ci sono state spinte a passare all’illuminazione a LED poiché più conveniente in termini di efficienza energetica e di durata dei dispositivi, ora ci stiamo accorgendo che i costi ecologici di questa transizione sono stati sottovalutati.
Fonte: Science Advances
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