La Turchia è uno dei Paesi più soggetti a terremoti al mondo poiché si trova sulla placca anatolica che confina con due grandi faglie mentre si sposta a nord-est contro l’Eurasia. La faglia dell'Anatolia settentrionale attraversa il Paese da ovest a est e la faglia dell'Anatolia orientale si trova nella regione sud-orientale. Un miscuglio di fattori determinante nel causare grandi terremoti che si sono spostati progressivamente da est a ovest per un periodo di 60 anni
Alle 02:17 ora italiana di lunedì 6 febbraio la Turchia è stata colpita da uno dei più violenti terremoti della storia, circa mille volte più potente del sisma che ha devastato Amatrice nel 2016. Il numero ufficiale delle vittime è purtroppo destinato ad aumentare.
Al momento se ne contano quasi 5mila, ma gli esperti credono si possa arrivare anche a 10mila e oltre, sulla base dei confronti con altri grandi sismi avvenuti in passato e le caratteristiche della zona colpita.
Lo United States Geological Survey (USGS), per esempio, stima che vi sia una probabilità del 47% che vi siano tra le 1.000 e le 10.000 e del 20% tra le 10mila e le 100mila.
Ma cosa è accaduto tecnicamente?
NEW: We’re learning that, in some places along the East Anatolian Fault, the Anatolian Plate slid past Arabian plate with a slip of *up to* 3 meters (roughly 10 feet). #TurkeyEarthquake #Turkiye
How much of an area along the fault ruptured? On order of 140 miles by 15 miles. pic.twitter.com/FQF1VDMHOt
— Matthew Cappucci (@MatthewCappucci) February 6, 2023
In sostanza, la faglia che divide placca araba e anatolica si è spezzata e ha provocato il devastante terremoto nella parte della Turchia del sud est: in termini di energia rilasciata, sarebbe l’equivalente di 32 atomiche di Hiroshima, mille volte più del terremoto di Amatrice del 2016.
Normalmente in questa zona registriamo movimenti delle placche intorno ai 10 millimetri l’anno – spiega Aybige Akinci, ricercatrice turca dell’Ingv, Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia. Stavolta in una manciata di secondi l’Anatolia ha fatto un salto di tre metri verso sud-ovest, con un movimento di scorrimento a lato alla placca araba.
La rottura è stata davvero gigantesca: si parla di ben 150 chilometri di lunghezza.
Una scossa così forte, in quell’area, è avvenuta nell’859, dice Akinci. Se guardiamo all’intero pianeta, dobbiamo tornare al 2016 in Ecuador e all’anno prima in Afghanistan, con circa 9 mila vittime.
I terremoti mortali della Turchia in passato
Ottobre 2011
L’area di Van (vicino al confine iraniano) è stata particolarmente colpita dai terremoti nel corso dei decenni con i peggiori due terremoti nell’ottobre e nel novembre del 2011 che hanno causato la perdita di oltre 900 vite.
Agosto 1999
Un terremoto di magnitudo 7.4 che ha colpito la città turca occidentale di Izmit ha ucciso più di 17mil persone. Il terremoto del 1999 faceva parte di una sequenza lungo la faglia dell’Anatolia settentrionale iniziata nel 1939, che ha provocato grandi terremoti che si sono spostati progressivamente da est a ovest per un periodo di 60 anni.
Novembre 1976
Il terremoto di Çaldıran-Muradiye del 1976 si è verificato con l’epicentro situato vicino a Çaldıran, 20 km a nord-est di Muradiye, nella provincia di Van, nella Turchia orientale. Il terremoto ebbe una magnitudo di 7.3 con tra 4mila e 5mila vittime.
Dicembre 1939
Il terremoto di Erzincan, in Turchia, del 27 dicembre 1939 registrò 8.2 della scala Richter e rimane il più potente che sia mai stato registrato nella storia del Paese causando la perdita di oltre 30mila vite.
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Fonti: Earthquake.usgs.gov / INGV
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