Uno dei più grandi pescherecci a strascico del mondo, la “Annelies-llena”, battente bandiera polacca, si sta preparando a prelevare migliaia di pesci dall’Atlantico. Una vera e propria aberrazione ecologica
A vederlo così è davvero un mostro, con i suoi 144,6 metri di lunghezza e 24 metri di larghezza. È la “Annelies-llena”, uno dei più grandi pescherecci a strascico del mondo che cattura pesce destinato a essere trasformato in surimi.
Di proprietà di P&P, una multinazionale olandese, questo ordigno distruttivo soprannominato la “nave dell’inferno” dai pescatori della Mauritania, è in grado di saccheggiare fino a 400mila kg di pesce al giorno con le sue reti che misurano l’equivalente di due Torri Eiffel. E ha persino il consenso di operare impunemente nelle Aree Marine Protette.
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Già dalla prossima settimana questo mostro dei mari inizierà nuovamente la sua campagna di pesca nelle acque europee, portando alla devastazione (legale) di ampie aree come il versante del Golfo di Biscaglia, che ospita migliaia di delfini e una splendida biodiversità.
Come mai? È presto detto e anche qui gli interessi economici la fanno da padroni. Fabrice Loher, il nuovo ministro francese del Mare e della pesca, lo consente, nonostante le raccomandazioni scientifiche e gli avvertimenti climatici. Una tale capacità di distruzione di fronte a tali fragili ecosistemi è una tragedia assoluta con conseguenze irreversibili.
Non possiamo permettere che si verifichi un simile massacro – dicono dalla Associazione Bloom. Con PleineMer, BretagneVivante, Allark, Seastemik e Mor-Glaz, abbiamo inviato una lettera a Fabrice Loher, chiedendo di opporsi a questo mostro dei mari.
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