Il Lago d’Averno si è tinto di rosso e vi spieghiamo perché non c’entrano nulla i terremoti

Negli ultimi giorni le acque del Lago d'Averno, nei Campi Flegrei, hanno presentato un colore violaceo, ma l'evento non ha nulla a che vedere con lo sciame sismico che interessa l'area vulcanica. Il motivo è tutt'altro e non è la prima volta che succede

Da un po’ di tempo le acque del Lago d’Averno, nel complesso dei Campi Flegrei, si sono tinte di un rosso violaceo che ha spaventato i più, pensando che l’avvenimento fosse collegato in un certo qual modo agli eventi sismici che, più del solito, si stanno susseguendo nelle ultime ore nella regione vulcanica della Campania. 

Dopo che le foto del lago hanno fatto il giro sui social, il Comune di Pozzuoli ha incaricato l’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale in Campania (ARPAC) di prelevare dei campioni e di analizzare le acque al fine di comprenderne le cause. 

Non c’è da preoccuparsi perché il colore rosso che ha trionfato nel lago è un fenomeno del tutto naturale, già verificatosi precedentemente, che non ha a che fare con il bradisismo o con l’attività vulcanica dei Campi Flegrei. Il Lago d’Averno si trova infatti in un cratere vulcanico spento.

Questo particolare fenomeno è dovuto ad alghe rosso-brunastre, sostenute dal cianobatterio Planktothrix rubescens, che interessano l’Averno e che fioriscono qui nei mesi invernali o nei periodi più freddi. In inverno sono gli eventi atmosferici a smuovere le acque e far risalire i superficie i cianobatteri che si riproducono, trovando condizioni ottimali.

É stato dunque l’insolito freddo di questi giorni a far cambiare colore al lago che, con questo rosso intenso, riporta alla mente la sua magica storia. Nella letteratura virgiliana, l’Averno era considerato il punto geografico, nelle cui immediate vicinanze, si trovava la porta degli Inferi.

Fonte: PozzuoliAntica/Facebook

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