Si apre un nuovo spiraglio di speranza per il futuro dell'Amazzonia: i Paesi in cui si estende la foresta pluviale hanno dato vita ad un'importante alleanza per combattere la deforestazione, ma è ancora lontano il raggiungimento di un percorso comune con obiettivi vincolanti
Prosegue la corsa contro il tempo per salvare il Polmone verde della Terra. I Paesi sudamericani che condividono il bacino amazzonico sono pronti ad impegnarsi in modo più concreto e mirato per ripristinare la foresta pluviale.
Proprio ieri, in occasione del vertice degli Stati che fanno dell’Organizzazione del Trattato di Cooperazione Amazzonica – che si è svolto nella città brasiliana di Belem – Bolivia, Brasile, Colombia, Ecuador, Guyana, Perù, Suriname e Venezuela hanno sottoscritto un’alleanza finalizzata ad arrestare la deforestazione entro il 2030.
O Brasil está sediando, nos dias 8 e 9 de agosto, a Cúpula da Amazônia. O encontro reúne chefes de estado dos 8 países…
Posted by Governo do Brasil on Tuesday, August 8, 2023
L’obiettivo è fare in modo che la foresta più estesa del mondo non raggiunga il “punto di non ritorno”, come si legge nella dichiarazione congiunta, dato che negli ultimi anni il fenomeno dell’abbattimento degli alberi ha raggiunto livelli spaventosi.
Durante il suo discorso di apertura di martedì, il presidente brasiliano Lula ha parlato del “grave peggioramento della crisi climatica”, ricordando che “le sfide della nostra epoca, e le opportunità che ne derivano, richiedono un’azione all’unisono”.
“Non è mai stato così urgente” ha sentenziato il leader del Paese che ospita il 60% della foresta pluviale amazzonica.
Muitos falam sobre a Amazônia e muitas vezes nunca estiveram nela. Agora é a Amazônia levantando sua voz para que o…
Posted by Lula on Tuesday, August 8, 2023
Gli fa eco la presidente peruviana Dina Boluarte, che ha affermato: “mai nella storia l’Amazzonia è stata così minacciata, quindi siamo riuniti per uno sviluppo integrato e inclusivo”.
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I Paesi dell’ACTO hanno firmato una dichiarazione congiunta suddivisa in 113 punti, che riguardano anche la tutela dei diritti umani e salvaguardia delle popolazioni indigene. Al momento, però, non è stato raggiunto un accordo concreto e vincolante per fermare la deforestazione né sono state fissate delle scadenze per perseguire gli obiettivi. L’alleanza, presentata in pompa magna, potrebbe rivelarsi quindi un flop.
Nel frattempo gli sforzi del presidente Lula stanno già portando i frutti auspicati. Nell’Amazzonia brasiliana, infatti, la deforestazione ha avuto un crollo pari al 33,6% nei primi sei mesi del 2023. Soltanto a giugno 2023 la deforestazione è diminuita del 41% rispetto allo stesso arco temporale del 2022, anche se – purtroppo – il numero degli incendi resta ancora elevato. Grazie a questa nuova alleanza, il polmone verde della Terra potrebbe finalmente tornare a respirare davvero.
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Fonti: Brasil.gov/OTCA
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