Un rumore tale da sovrastare finanche quello delle cascate: la criptovaluta Bitcoin è un vero e proprio pericolo ambientale. In tutti i sensi
Chi abita qui, nella città di confine degli Stati Uniti, a Niagara Falls, è abituato al rumore rilassante e incessante delle celeberrime cascate. Ma di recente qualcosa non è più come prima. È spuntato fuori un altro tipo di rumore, snervante, artificiale: il “ronzio inquietante” degli impianti di estrazione di Bitcoin.
Qui, infatti, gli impianti di mining di bitcoin si sono moltiplicati negli Stati Uniti da quando la Cina li ha banditi dal suo territorio nel 2021. E ora i fantastici States stanno emergendo come leader globale nel settore.
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Così, attratta dall’energia idroelettrica a basso costo disponibile proprio alle Cascate del Niagara, la società mineraria digitale Blockfusion si è stabilita in un’ex fabbrica di carbone nel 2019, seguita poi da US Bitcoin nel 2020, che opera da un ex impianto di sodio.
Cos’è il mining Bitcoin e perché è così rumoroso
È il processo per cui una rete globale di computer che eseguono il codice Bitcoin garantisce che le transazioni siano legittime e aggiunte correttamente alla blockchain della criptovaluta. Il mining è anche il modo in cui nuovi Bitcoin vengono messi in circolazione.
Ma perché un impianto di mining di Bitcoin è così rumoroso? Proprio perché il mining di Bitcoin utilizza i computer per eseguire complesse equazioni matematiche per guadagnare più monete. E come tutti sappiamo, i computer hanno bisogno di ventole per non surriscaldarsi.
Tutto ciò provoca un rumore e un inquinamento acustico indicibili. Come si vede nel video, gli abitanti descrivono il rumore dei computer paragonandolo a quello di un Boeing 747.
Qualcosa che nella mia città non si è mai sentito, commenta il sindaco di Niagara Falls, Robert Restaino. Un rumore che non permette di dormire la notte.
Per questo motivo, a dicembre del 2021, aveva già deliberato una moratoria. Mentre a settembre 2022 aveva stabilito che il rumore limite dei computer dovesse essere fra i 40 e i 50 decibel.
Anche se entrambe le società che lì operano dicono di collaborare con le istituzioni, solo Blockfusion ha ridotto il numero di processori in funzione, mentre l’altra azienda è ancora in funzione a pieno regime.
L’inquinamento acustico di questo settore è peggiore rispetto a tutte le altre industrie, dicono gli abitanti del luogo.
Ci mancava solo questa.
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