Harrison Ford accusato di parlare troppo. E' accaduto in Indonesia, dove il ministro degli Esteri Zulkifli Hasan ha tacciato l'attore americano di "maleducazione" quando l'ex Indiana Jones gli avrebbe fatto domande "scomode" sull'ambiente
Harrison Ford e deforestazione, l’attore americano accusato di parlare troppo. È accaduto in Indonesia, dove il ministro degli Esteri Zulkifli Hasan ha tacciato l’attore americano di “maleducazione” quando l’ex Indiana Jones gli avrebbe fatto domande “scomode” sull’ambiente.
Occasione del “conflitto” la presentazione di un documentario sui cambiamenti climatici e l’inquinamento – Years of Living Dangerously – che Ford, noto anche come attivista ambientale e direttore di Conservation International, sta realizzando per il network americano Showtime.
Dopo aver visitato il Tesso Nilo, un parco nazionale sull’isola di Sumatra nel quale è in atto un disboscamento illegale molto forte, Harrison Ford avrebbe incalzato il ministro indonesiano con domande non concordate precedentemente. “Non abbiamo avuto né il tempo né il modo di spiegare la situazione, volevano che arrestassimo i responsabili il giorno stesso“, spiegano. Il ministro ha aggiunto, inoltre, che non gli sarebbe stata data la possibilità di spiegare come mai non sia stata mai possibile la cattura delle persone che infrangono la legge nelle foreste pluviali e sono responsabili di gran parte del disboscamento dilagante.
“Mi è stata data solo la possibilità di dire una o due frasi durante l’intervista“, lamenta il ministro. “Non ci saranno privilegi per lui, anche se si tratta di una star del cinema, saranno interrogati e, se necessario ne chiederemo la deportazione per aver molestato una istituzione nazionale“, tuona il ministro.
Ma quanto l’avrà mai fatta grossa Harrison Ford? Il suo, probabilmente, è solo il tentativo di denunciare fatti che vanno avanti da decenni.
Quello indonesiano è il più grande arcipelago del mondo, composto da più di 13mila isole di varia dimensione. Distese di boschi ricchi di biodiversità in tutto l’arcipelago sono state cancellate per far posto a piantagioni di palma da olio, così come per l’industria mineraria e l’agricoltura. Nel frattempo, i fumi provenienti dagli incendi avrebbero portato ad ammalarsi almeno 20 milioni di persone.
Germana Carillo
Photo credit: AFP/Predisidensby.info/Abror Rizki