Ieri 55 attivisti di Greenpeace hanno scavalcato le ringhiere del palazzo Westminster, il Parlamento inglese, salendo con delle scale per attirare l'attenzione dei politici sui cambiamenti climatici in vista della prossima riapertura del Parlamento dopo la pausa.
Solo 55 giorni separano il mondo dalla conferenza chiave sui cambiamenti climatici a Copenaghen, ma a quanto pare c’è un rischio molto concreto di fallimento. Alla riunione preliminare sul clima delle Nazioni Unite della scorsa settimana a Bangkok, la Cina e altri 130 Paesi in via di sviluppo hanno accusato i Paesi ricchi, incluso il Regno Unito, di cercare di sabotare i negoziati e si è diffusa la preoccupazione che le nazioni sviluppate non stiano impiegando l’impegno necessario per sigillare il vitale accordo. Ecco perché ieri 55 attivisti di Greenpeace hanno scavalcato le ringhiere del palazzo Westminster, il Parlamento inglese, salendo con delle scale.
Obiettivo? Attirare l’attenzione dei politici sui cambiamenti climatici in vista della prossima riapertura del Parlamento dopo la pausa. Gli ambientalisti hanno mostrato uno striscione con le parole: ‘Cambia la politica, salva il clima’.
Dopo il fallimento dei Paesi sviluppati nel corso della riunione delle Nazioni Unite a Bangkok la scorsa settimana, infatti occorre rinnovare la leadership all’interno dell’UE. Leadership che potrebbe assumere la Gran Bretagna. La prossima settimana, infatti, è prevista una riunione a Londra dei ministri dell’Ambiente della Major Economies Forum, in cui i Paesi più inquinanti si confronteranno su come affrontare la riunione di Copenaghen.
Una dimostrazione importante, un invito più che una provocazione. Sul palazzo del Parlamento cinque climber di Greenpeace hanno scalato il parafulmine di 15 metri. E dopo diciotto ore, trentuno attivisti di Greenpeace sono ancora sul tetto del palazzo di Westminster, 24 sul tetto del Grand Committee Chamber e sette sulla punta più alta del Westminster Hall.
Schierati come cecchini, i dimostranti attendono pazientemente il ritorno dei parlamentari dopo la pausa estiva. Mentre fuori Westminister alcuni volontari consegnano ai dipendenti pubblici e parlamentari dei volantini contenenti i dodici punti per trasformare il Regno Unito in un paese basato su un’economia a basse emissioni, altri sono stati arrestati e altri lottano in cima alla torre. Ma servirà davvero a qualcosa?
Brikesh Singh, uno degli attivisti sul tetto più alto, ha detto: “Siamo molto contenti che ci siano così tanti di noi ancora qui a ricordare i parlamentari che ci sia appena cinquanta cinque giorni fino al vertice ONU sul clima a Copenhagen. I negoziati sono in fase di stallo, abbiamo bisogno di una leadership da parte delle nazioni sviluppate come il Regno Unito se vogliamo davvero raggiungere l’accordo di cui abbiamo bisogno, mentre stiamo rapidamente esaurendo il tempo a nostra disposizione“.
Signori e signori:meno 55…fate il vostro gioco!
Alberto Maria Vedova