Green Deal: l’Europa vuole diventare il primo continente Climate-neutral al mondo entro il 2050

La Commissione europea ha presentato un programma rivoluzionario per raggiungere la neutralità delle emissioni entro il 2050

La scorsa settimana, la Commissione europea ha presentato una nuovo rivoluzionario piano legislativo che farà raggion l’Europa il primo continente a raggiungere la neutralità del carbonio.

Il pacchetto elaborato, chiamato “The European Green Deal”, prevede una serie di politiche che hanno l’obiettivo di incentivare un uso efficiente delle risorse passando a un’economia pulita e circolare, ripristinare la biodiversità e ridurre l’inquinamento.

La tabella di marcia legislativa copre tutti i settori dell’economia, dai trasporti all’energia, passando per l’agricoltura e vari settori dell’industria.

Lo scopo è quello di raggiungere la neutralità delle emissioni entro il 2050, per far fronte alla crisi climatica in atto.

“Il Green Deal europeo è la nostra nuova strategia di crescita – per una crescita che restituisce più di quello che toglie.
Mostra come trasformare il nostro modo di vivere e lavorare, di produrre e consumare in modo da vivere più sani e rendere innovative le nostre attività. Tutti possiamo essere coinvolti nella transizione e tutti possiamo beneficiare delle opportunità”, ha dichiarato Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea.

“Aiuteremo la nostra economia a diventare leader globale muovendosi prima e muovendosi velocemente. Siamo determinati ad avere successo per il bene di questo pianeta e la vita su di esso – per il patrimonio naturale dell’Europa, per la biodiversità, per le nostre foreste e i nostri mari. Mostrando al resto del mondo come essere sostenibili e competitivi, possiamo convincere altri paesi a muoversi con noi ”, ha concluso Ursula von der Leyen.

Per raggiungere gli obiettivi del Green Deal europeo saranno necessari investimenti significativi, pari a diverse centinaia di miliardi di euro all’anno e per questo dovranno mobilitarsi sia il settore pubblico sia quello privato.
I Paesi dovranno infatti ridurre le proprie emissioni ai livelli registrati negli anni 90 e questo significherà passare a fonti di energia rinnovabili e pulite.

Poiché non tutti gli Stati membri sono pronti a cambiamenti tanto drastici, il pacchetto prevede sostegni economici per i Paesi ancora fortemente legati ai combustibili fossili e supporterà i cittadini più vulnerabili attraverso programmi di riqualificazione professionale per offrire opportunità di lavoro nei nuovi settori che si creeranno.

All’inizio del 2020 la Commissione presenterà un piano di investimenti per favorire la conversione energetica: almeno il 25% del bilancio a lungo termine dell’Unione europea dovrà essere dedicato ad azioni per il clima.

“Siamo in un’emergenza climatica e ambientale. Il Green Deal europeo è un’opportunità per migliorare la salute e il benessere dei nostri cittadini trasformando il nostro modello economico “, ha affermato Frans Timmermans, vicepresidente esecutivo della Commissione.

“Il nostro piano stabilisce come ridurre le emissioni, ripristinare la salute del nostro ambiente naturale, proteggere la nostra fauna selvatica, creare nuove opportunità economiche e migliorare la qualità della vita dei nostri cittadini” – ha aggiunto Timmermans – “Abbiamo tutti un ruolo importante da svolgere e ogni industria e Paese faranno parte di questa trasformazione. Inoltre, la nostra responsabilità è assicurarci che questa transizione sia una transizione giusta e che nessuno rimanga indietro”, ha concluso.

L’Italia ha accolto favorevolmente la road map presentata nel Green Deal europeo e sarà in prima linea perché possa essere realizzata.
Il nostro Ministro dell’Ambiente Sergio Costa ha partecipato al Consiglio Europeo dell’Ambiente, sottolineando l’importanza del Green Deal europeo, che dovrà interessare ambiente, sviluppo economico e sociale.

Secondo quanto dichiarato dal Ministro, intervenuto ieri durante il Consiglio, il nostro Paese si impegnerà a mettere in campo sforzi aggiuntivi per raggiungere l’obiettivo della neutralità climatica entro il 2050: per ridurre le emissioni saranno necessari investimenti importanti per una profonda decarbonizzazione dell’economia, in particolare nei settori dei trasporti, dell’industria, delle costruzioni, dell’energia e in quello agricolo.

“Il Green Deal europeo rappresenta una necessità per il cambio paradigmatico di modello di sviluppo e al tempo stesso la risposta per invertire il degrado climatico e ambientale e garantire la sostenibilità della nostra società e dell’economia. Esso rappresenta un’opportunità per una crescita economica sostenibile, la creazione di nuovi posti di lavoro e il miglioramento della qualità della vita dei cittadini” ha dichiarato Costa.

Il pacchetto elaborato dovrebbe essere discusso il prossimo gennaio e, se verrà approvato da tutti i 28 Stati membri, le nuove ambiziose leggi potrebbero entrare in vigore a partire dal 2021.

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