La chiazza di petrolio fuoriuscita dalla nave cargo Grande America si sta dirigendo verso la Spagna. L'attenzione sulla marea nera che vaga da ormai due settimane al largo delle coste francesi è ancora alta
La chiazza di petrolio fuoriuscita dalla nave cargo Grande America si sta dirigendo verso la Spagna. L’attenzione sulla marea nera che vaga da ormai due settimane al largo delle coste francesi è ancora alta.
Finora le autorità marittime avevano ipotizzato che i veleni fuoriusciti dal cargo potessero raggiungere le coste della Francia, in particolare quelle della Nuova Aquitania ma queste potrebbero essere risparmiate dall’inquinamento dovuto al naufragio della Grande America nel Golfo di Biscaglia.
Tuttavia, nonostante le operazioni di recupero, il petrolio è ancora in mare e si sta avvicinando sempre di più alla Spagna. A fornire gli ultimi aggiornamenti è stata la Prefettura Marittima dell’Atlantico.
Secondo l’ultima mappa rilasciata dalla prefettura, il fronte dell’inquinamento mercoledì alle 17 circa si trovava a circa 260 chilometri dalla Gironda e 220 chilometri dalla costa spagnola.
“L’inquinamento si stava muovendo prima verso est in direzione della costa francese (Charente-Maritime/Gironde) ma poi si spostato a sud-est (Landes/Pays-Basque), quindi a sud e ora a sud-ovest” ha detto a Reuters il portavoce della prefettura marittima atlantica, il tenente comandante Riaz Akhoune.
L’inquinamento potrebbe quindi interessare la Spagna nordoccidentale. La nota positiva, sottolinea il portavoce, è che l’inquinamento è localizzato. Purtroppo, il peggioramento delle condizioni meteorologiche da domenica nell’area in cui operano le apparecchiature di controllo dell’inquinamento non ha facilitato il lavoro di pulizia.
Due delle imbarcazioni che hanno partecipato alle operazioni sono arrivate mercoledì al porto di La Rochelle per scaricare gli inquinanti recuperati e spedire altre attrezzature necessarie, tra cui rotoli e panne assorbenti. Una terza barca ha fatto lo stesso a Gijon, in Spagna.
Queste tre navi continueranno ancora le operazioni di pulizia visto che le condizioni meteo dovrebbero migliorare a partire da oggi e rimanere stabili fino all’inizio della prossima settimana.
A queste si aggiungerà anche la nave specializzata Island Pride, noleggiata dall’armatore italiano per ispezionare il relitto della Grande America.
“La nave specializzata Island Pride, noleggiata dall’armatore per ispezionare il relitto della Grande America, è attualmente a Vigo. La sua attrezzatura per l’area di affondamento è prevista per domani, con un arrivo entro la fine della settimana” spiega la prefettura marittima.
[#GrandeAmerica] Je salue l’engagement et la détermination des marins mobilisés, en mer comme à terre, pour lutter contre la #pollution par hydrocarbures et limiter l’impact environnemental du #naufrage. pic.twitter.com/1nbDU3LkTb
— Premar Atlantique (@premaratlant) 24 marzo 2019
[#GrandeAmerica] Point de situation au 23/03 sur les opérations de lutte anti-pollution dans le golfe de Gascogne : https://t.co/0WkkhgZRWj @SGMer @MarineNationale @Min_Ecologie pic.twitter.com/sEeDOduXKy
— Premar Atlantique (@premaratlant) 23 marzo 2019
Speriamo che le operazioni possano rimuovere grandi quantità di inquinanti evitando così danni anche alle coste.
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Francesca Mancuso