Non solo immagini, ma anche dati sulla qualità dell’aria: le automobili di Google Street View saranno equipaggiate ora anche con i sensori di Aclima per monitorare il livello di inquinamento atmosferico. Si comincerà a breve con 50 veicoli
Non solo immagini, ma anche dati sulla qualità dell’aria: le automobili di Google Street View saranno equipaggiate ora anche con i sensori di Aclima per monitorare il livello di inquinamento atmosferico. Si comincerà a breve con 50 veicoli.
Google Street View è un servizio di Google Maps e Google Earth lanciato il 25 maggio 2007, che fornisce viste panoramiche a 360° in orizzontale e a 160º in verticale lungo le strade a distanza di 10-20 metri l’una dall’altra. Con questa funzionalità, in altre parole, gli utenti possono vedere parti di varie città del mondo a livello del terreno. Le immagini sono raccolte da Google tramite auto in giro per il mondo.
Un accordo porterà ora su queste un sensore di Aclima, azienda che sviluppa tecnologie di monitoraggio del clima, in grado di misurare istantanee di anidride carbonica, monossido di carbonio, ossido nitrico, biossido di azoto, ozono e particolato (in particolare il PM2.5), note “spie” della qualità dell’aria che respiriamo.
Tali dati saranno elaborati opportunamente per assegnare loro anche il grado di rappresentatività e saranno resi disponibili in forma aggregata su Google BigQuery (una sorta di riassunto), mentre il set completo sarà fornito su richiesta per promuovere la scienza e la ricerca sulla qualità dell’aria. I primi veicoli così dotati saranno operativi negli Usa e fuori già da questo autunno.
“Poiché l’inquinamento atmosferico e le emissioni rappresentano una sfida urgente per la salute umana e planetaria – dichiara l’amministratore delegato di Aclima Davida Herzl – la partnership con Google di Aclima per le auto di Street View attiverà la consapevolezza sulla qualità dell’aria locale nelle comunità di tutto il mondo in cui attualmente non esistono informazioni”.
“Queste misure possono fornire alle città nuovi dati a livello di quartiere per aiutarle ad accelerare gli sforzi nella loro transizione verso città più intelligenti e sane” fa eco Karin Tuxen-Bettman, Program Manager di Google Earth Outreach.
La tecnologia è il frutto di anni di sperimentazioni, dichiarano i manager di entrambe le parti. I primi test, in particolare, sono avvenuti in California a partire dal 2015, con dati (oltre un miliardo di punti, scrive Aclima) raccolti su oltre 160.000 chilometri in quartieri di Los Angeles, San Francisco Bay Area e Central Valley.
“Realizzando uno dei più grandi set di dati relativi all’inquinamento atmosferico urbano mai creato, il parco auto dedicato ha creato mappe stradali di qualità dell’aria nelle comunità californiane e ha realizzato uno studio scientifico peer-reviewed a Oakland (pubblicato su Environmental Science&Tecnology, N.d.R) che rivela come i livelli di inquinamento atmosferico possono variare da cinque a otto volte lungo una strada cittadina”.
Ora le 50 auto andranno anche fuori dagli Usa, per esempio a Città del Messico e Sidney. E chissà che il progetto non si espanda ancora.
Sempre che ai dati vengano date immediate risposte e severe contromisure, visto che l’inquinamento atmosferico ogni anno uccide 7 milioni di persone nel mondo.
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Foto: Google