E' una parola intraducibile in italiano che evidenzia la profonda connessione degli svedesi con la natura. Indica un'esperienza ma anche un modo di vivere improntato alla meraviglia
Vi è mai capitato di alzarvi all’alba e, uscendo all’aperto, di ritrovarvi ad ascoltare il canto degli uccellini? Solo a pensarci ci si sente pervasi da una sensazione di relax e profondo benessere. Lo sanno bene gli svedesi che, per descrivere questa esperienza, hanno una parola (intraducibile in italiano): gökotta.
Sono due gli aspetti più importanti di questo concetto: il primo riguarda il fatto di svegliarsi molto presto, godendo di un momento della giornata particolarmente silenzioso, quando ancora tutto è dormiente e la pace regna sovrana.
Il secondo aspetto riguarda la capacità di cogliere la meraviglia che c’è in natura e nello specifico, quella che si sprigiona ascoltando il cinguettio degli uccelli. Una sensazione di profonda gratitudine verso la vita, che nei momenti sospesi come questo si manifesta in tutto il suo splendore.
D’altronde studi su studi continuano a ribadire lo stesso concetto: stare a contatto con la natura per noi esseri umani è garanzia di benessere a 360 gradi. Una ricerca ha dimostrato come il cervello delle persone anziane che vivono vicino alla foresta sia più reattivo di chi vive in città, mentre un altro studio ha evidenziato che ci sono dei luoghi, come le aree rurali e quelle costiere, che rendono le persone più felici.
Secondo lo psicologo Richardo Correia, dell’Università di Turku in Finlandia, stare nella natura può addirittura modificare il modo in cui viviamo il tempo e, forse, anche darci il senso di abbondanza di tempo. E secondo uno studio pubblicato sul Journal of Environmental Psychology trascorrere del tempo all’aria aperta e vivere a contatto con la natura ha un effetto rivitalizzante.
Tornando all’intraducibile quanto affascinante parola svedese, sappiate che secondo tradizione i giorni più adatti per concedersi questa esperienza sono il giorno dell’Ascensione e il giorno di mezza estate, poco prima dell’alba. In ogni caso anche tutte le altre mattine vanno bene!
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FONTI: bigthink/sound approach
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