Clima: la rivoluzionaria causa portata avanti dagli abitanti della piccola isola indonesiana contro una multinazionale del cemento

Quattro coraggiosi abitanti della piccola isola indonesiana stanno portando avanti una rivoluzionaria causa climatica contro la multinazionale del cemento Holcim, uno dei principali inquinatori a livello mondiale

Sono soltanto quattro ma non si sono fatti scoraggiare e hanno intenzione di andare fino in fondo per ottenere giustizia. Stiamo parlando dei residenti della piccola isola indonesiana di Pari che hanno avviato una rivoluzionaria azione legale contro la multinazionale del cemento franco-elvetica Holcim. Praticamente la storia di Davide e Golia.

A sostenere la loro battaglia c’è anche l’organizzazione HEKS/EPER Swiss Church Aid, il Centro europeo per i diritti costituzionali e umani (ECCHR) e l’associazione ambientale indonesiana WALHI.

L’isola di Pari è infatti una delle aree dell’Indonesia maggiormente devastate dagli effetti della crisi climatica. Chi vive su questo territorio deve fare i conti con inondazioni ed eventi meteorologici estremi sempre più ricorrenti. L’innalzamento del livello del mare inizia a fare davvero paura. Nel caso in cui non si riuscisse a riduer ein maniera significativa le emissioni globali di CO2 , gran parte dell’isola potrebbe finire per essere inghiottita dalle acque entro circa 30 anni, dato che circa l’11% della superficie è già andata persa.

A giocare un ruolo molto importante in questa situazione drammatica sono innanzitutto i grandi inquinatori come la multinazionale Holcim. L’azienda rappresenta il principale produttore mondiale di cemento.

Secondo un recente studio portato avanti dal Climate Accountability Institute, il colosso franco-svizzero ha emesso oltre sette miliardi di tonnellate di CO2 dal 1950 al 2021. Ciò equivale allo 0,42% delle emissioni industriali globali di CO2 dall’anno 1750, ovvero più del doppio di quelle prodotte dalla Svizzera nello stesso periodo.

Il pesante impatto dell’industria del cemento sull’ambiente e la vita umana

“Holcim ha quindi una parte significativa della responsabilità per la crisi climatica, così come per la situazione sull’isola di Pari” ha dichiarato Yvan Maillard Ardenti, esperto di clima presso l’associazione HEKS/EPER. Per questo i 4 abitanti dell’isola chiedono alla società di ridurre immediatamente le emissioni inquinanti, risarcire i danni subiti, oltre a cofinanziare le misure urgenti di protezione dalle inondazioni.

La popolazione dell’isola vive innanzitutto di pesca e di turismo sostenibile, ma gli stravolgimenti climatici stanno scoraggiando i viaggiatori a fermarsi in questo luogo. “A causa delle inondazioni, arrivano meno ospiti e le nostre entrate stanno diminuendo” ha spiegato Asmania, proprietaria di una struttura ricettiva a Pari.

Nelle causa senza precedenti le parti interessate accusano la multinazionale della violazione dei loro diritti umani.

“Se un’azienda ha causato danni, dovrebbe esserne ritenuta responsabile” sottolinea Nina Burri, esperta di affari e diritti umani di HEKS/EPER.

In varie parti del mondo, in particolare nel Vecchio Continente, i cittadini i stanno mobilitando a livello legale per chiedere ai governi e alle società di agire per combattere in modo efficace la crisi climatica e tutelare la loro salute.

In molti luoghi in Europa, le persone stanno intraprendendo azioni legali contro stati e aziende per costringerli a proteggere il clima – spiega Miriam Saage-Maaß, Direttore legale di ECCHR. – Il caso contro Holcim è tuttavia solo il secondo al mondo ad essere avviato dalle parti interessate del Sud del mondo. Inoltre, invita Holcim ad assumersi non solo la responsabilità storica, ma anche la responsabilità futura con la richiesta di ridurre rapidamente le emissioni. La causa combina due approcci diversi ed è quindi innovativo.

Mentre si parla molto degli allevamenti intensivi e del settore dei trasporti, l’industria del cemento viene spesso sottovalutata. Eppure è responsabile di circa l’8% delle emissioni globali di anidride carbonica ed è giusto che la società che operano nel settore iniziano ad assumersi le loro pesanti responsabilità.

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Fonte: EKS/EPER

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