Giornata delle foreste: stiamo distruggendo i nostri polmoni verdi (VIDEO)

Oggi è la Giornata internazionale delle foreste. I polmoni verdi del nostro pianeta sono sempre più a rischio a causa dell'attività umana. Istituita dall'Onu per celebrare le foreste e per sensibilizzare l'opinione pubblica sulla loro importanza, la Giornata delle foreste quest'anno è dedicata al tema dell'energia

Oggi è la Giornata internazionale delle foreste. I polmoni verdi del nostro pianeta sono sempre più a rischio a causa dell’attività umana. Istituita dall’Onu per celebrare le foreste e per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla loro importanza, la Giornata delle foreste quest’anno è dedicata al tema dell’energia.

Le foreste coprono un terzo delle terre emerse del nostro pianeta e sono fondamentali per la nostra vita sulla Terra. Per alcune popolazioni lo sono ancora di più: circa 1,6 miliardi di persone – tra cui più di 2mila culture indigene – dipendono dalle foreste per il loro sostentamento.

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Foreste e energia

Il tema di quest’anno è il legame tra foreste ed energia. Rivela l’Onu che il legno come combustibile garantisce il 40% della fornitura di energia rinnovabile globale di oggi – tanto quanto l’energia solare, idroelettrica ed eolica messe insieme. Circa il 50 per cento della produzione mondiale di legno (circa 1,86 miliardi di metri cubi) è utilizzato come energia per la cottura, il riscaldamento e la produzione di elettricità. Per 2,4 miliardi di persone, usare il legno come combustibile significa poter cucinare, bere e avere un casa riscaldata.

Quasi 900 milioni di persone, per lo più nei paesi in via di sviluppo, sono impegnate nel settore dell’energia legata al legno. Per le Nazioni Unite, modernizzare questo settore può contribuire a rivitalizzare le economie rurali.

Nelle città, la presenza degli alberi permette di risparmiare in bolletta, oltre che di respirare meglio. Gli alberi strategicamente posizionati nelle aree urbane sono in grado di raffreddare l’aria tra i 2 e gli 8° C.

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A livello globale, le foreste hanno un potenziale energetico circa 10 volte superiore a quello del consumo di energia primaria annuale del mondo. Eppure, nonostante la loro importanza, non ce ne preoccupiamo, anzi, cerchiamo – consapevolmente o no – di distruggerle.

Di recente, il nuovo rapporto “Eye on the Taiga” di Greenpeace ha scoperto che numerose società produttrici di carta e derivati sono collegate ad aziende che stanno distruggendo una delle ultime e più grandi foreste vergini d’Europa, nella Taiga russa.

Ques’ultima fa parte del delicato ecosistema della Grande Foresta del Nord, che si estende per 16 milioni di chilometri quadrati dall’Alaska alla Russia, passando per il Canada e la Scandinavia. La Grande Foresta del Nord rappresenta un terzo delle foreste superstiti sulla Terra ed è il secondo più grande ecosistema terrestre del mondo, dopo le foreste tropicali.

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Circa il 60 per cento di essa, pari a 950 milioni di ettari, ricade sul territorio della Russia. Qui, però, le leggi forestali, anche a causa delle leggi permissive, favoriscono le aziende del settore del legno e della carta a spostare la loro attenzione verso le foreste vergini o Paesaggi Forestali.

Ed è così che immensi paradisi verdi vengano visti come miniere di legname da parte dell’industria del legno. In particolare, fanno parte di questa regione gli 835 mila ettari del Paesaggio Forestale Intatto noto come Foresta Dvinsky, famoso per il conflitto tra gli interessi di conservazione forestale e le mire del settore del legname e della carta.

“Per quanto la foresta boreale russa possa sembrare lontana, sono state le aziende europee, statunitensi e australiane a far crescere a dismisura la domanda di prodotti provenienti da quest’area”, spiega Martina Borghi, campagna foreste di Greenpeace Italia.

Arkhangelsk Pulp & Paper Mill (APPM), che commercia principalmente cellulosa e carta, è una delle società che sta ostacolando la protezione ufficiale della Foresta Dvinsky. Tra i clienti Greenpeace segnala l’azienda italiana Fornaroli Carta SpA, e Kiev Cardboard and Paper Mill – con sede in Ucraina, ma controllata dall’austriaca Pulp Mill Holding GmbH – che vende i propri prodotti a famosi marchi come McDonald, PepsiCo, Nestlé, Unilever, Mondelez e Auchan.

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In occasione della Giornata Internazionale delle Foreste, la Fao invita tutti a girare un video, da soli o con gli amici, raccontando perché queste splendide creature verdi vadano amate.

“Per celebrare la Giornata Internazionale delle Foreste, il 21 marzo e il tema di quest’anno, l’energia e le foreste, vi chiedisìamo di uscire nella vostra foresta locale – o parco, se vivete in città – e fare un breve video che ci dice come la foresta vi entusiasma. Sentitevi liberi di usare uno smartphone o qualsiasi altro dispositivo video – non c’è bisogno di utilizzare attrezzature professionali!”

“Se si vuole davvero tutelare il nostro straordinario patrimonio di boschi e foreste e le comunità che attorno ad essi vivono, occorre agire in due direzioni: lottare contro l’illegalità nel settore forestale e dare un deciso sostegno alle tante realtà imprenditoriali che scelgono di certificarsi per assicurare la tracciabilità e la qualità delle materie prime utilizzate. Queste ultime, impegnate nelle varie fasi della filiera legno-arredo, sono infatti cruciali per garantire una gestione attiva del territorio” è l’appello di PEFC Italia (Programme for Endorsement of Forest Certification schemes).

Il Presidente Maria Cristina D’Orlando ricorda come “il taglio illegale degli alberi sottragga almeno 10 miliardi a industria e proprietari forestali nel mondo, oltre a essere responsabile del 25% delle emissioni dei gas serra globali”.

Francesca Mancuso

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