Ci manca davvero poco, basta un passo piccolo così e rischiamo di perdere l'Amazzonia così come la conosciamo. E se perdiamo l'Amazzonia, perdiamo la nostra lotta contro il cambiamento climatico. Conoscevi queste cose preziosissime su questo luogo magico e sulla fauna selvatica che lo abita?
Indice
È la più grande foresta pluviale del mondo e svolge un ruolo fondamentale nella nostra lotta contro il cambiamento climatico, non a caso la vasta e vibrante foresta amazzonica è la principale risorsa dell’equilibrio climatico della Terra. Eppure, la deforestazione per lo sfruttamento dei legnami, gli incendi incontrollati, gli allevamenti di bestiame, l’agricoltura intensiva e le miniere per l’estrazione di metalli preziosi, ogni giorno, erodono e mettono a repentaglio una parte sempre più estesa dell’Amazzonia e del suo ecosistema e a questo si aggiunge anche una maggior frequenza di fenomeni meteorologici e climatici estremi.
In occasione della Giornata Mondiale di Azione per l’Amazzonia che si celebra il 5 settembre in tutto il mondo dal 2019, in un anno in cui – il 2024 – l’Amazzonia si avvia verso una siccità record, è quanto mai necessario arrestare la devastazione delle foreste: nel corso degli ultimi 50 anni ben il 17% della superficie amazzonica (equivalente a due volte l’Italia) è stato devastato e trasformato in coltivazioni o pascoli.
Per farlo, potrebbe essere utile conoscere qualche piccola curiosità di luogo magico.
La foresta pluviale amazzonica copre ben 6,7 milioni di chilometri quadrati
La foresta amazzonica si estende su 8 ben Paesi e un territorio d’oltremare in Sud America e rappresenta un’area grande il doppio dell’India e circa 28 volte il lato del Regno Unito
L’Amazzonia ospita il 10% delle specie conosciute sulla Terra
E, incredibilmente, in Amazzonia si scopre in media una nuova specie animale o vegetale praticamente a giorni alterni.
L’Amazzonia ospita 47 milioni di persone, tra cui più di 2 milioni di indigeni
Più di 400 diversi gruppi indigeni vivono in Amazzonia, che è più che in qualsiasi altro luogo della terra, e circa 300 lingue indigene sono parlate in tutta l’Amazzonia.
Questi alberi influenzano i cicli delle precipitazioni in tutto il Sud America rilasciando 20 miliardi di tonnellate di acqua nell’aria ogni giorno. Sorprendentemente, un singolo grande albero può rilasciare oltre 1.000 litri d’acqua in 24 ore, abbastanza per riempire 10 vasche da bagno di medie dimensioni.
150-200 miliardi di tn di carbonio sono immagazzinate nelle foreste dell’Amazzonia
Questo è assolutamente vitale per combattere la crisi climatica e limitare l’aumento delle temperature globali.
Ogni minuto viene abbattuta un’area di foresta pluviale amazzonica pari a 5 campi da calcio
Incredibilmente, i primi 9 mesi del 2022 hanno visto i più alti tassi di deforestazione registrati nell’Amazzonia brasiliana dal 2016. Le cause principali della deforestazione sono l’allevamento di bestiame e l’agricoltura, la costruzione di strade e altre infrastrutture, il disboscamento illegale, l’estrazione mineraria, l’accaparramento e la speculazione delle terre.
I dati attuali suggeriscono che circa il 17% della foresta pluviale amazzonica è già andato perduto
Si tratta di un’area grande quanto la Francia.
Il punto di svolta irreversibile
Presto potrebbe più essere in grado di sostenersi come foresta pluviale tropicale: secondo il Living Amazon Report un terzo dell’Amazzonia ha già sperimentato almeno uno dei tre fattori chiave (riduzione delle precipitazioni, aumento della durata della stagione secca e deforestazione accumulata di almeno il 20%) che potrebbero portarci a un punto di non ritorno.
Leggi anche: Gli scienziati hanno previsto il punto di non ritorno della foresta amazzonica (ed è più vicino di quel che pensi)
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Fonte: WWF UK