Lo scorso gennaio è stato uno dei più caldi di sempre per l'Europa, specialmente per Paesi come la Germania e l'Irlanda
Gennaio è noto per essere uno dei mesi più freddi dell’anno, eppure quello appena trascorso è stato tutt’altro che gelido, specialmente in Europa settentrionale e orientale. A confermarlo sono i dati forniti dal Copernicus Climate Change Service, finanziato dall’Unione europea. Nel Vecchio Continente, infatti, sono state registrate temperature superiori alla media in diverse aree tra cui la Germania, i Paesi dell’Est, la Scandinavia, il Regno Unito settentrionale e l’Irlanda.
A livello globale, gennaio 2022 è stato di 0.28°C superiore alla media 1991-2020. Temperature abbastanza elevate sono state rilevate anche in alcune zone dell’Asia centrale e della Russia, mentre il Sud America è stato investito da un’importante ondata di calore.
January temperature highlights from the #CopernicusClimate Change Service #C3S
Last month was:
🌡0.28°C warmer than the 1991-2020 average for January
🌡6th warmest January on record
🌡close to 0.3°C cooler than January 2020 & 2016 – the warmest Januaries
➡️https://t.co/s0VxTidNq6 pic.twitter.com/DZApo7ChMp— Copernicus ECMWF (@CopernicusECMWF) February 7, 2022
Invece, le temperature inferiori alla media hanno interessato la Francia, la Spagna nord-orientale, la Grecia, la Turchia, alcune zone del Canada, l’Africa Settentrionale e l’India.
L’assenza di piogge sta mettendo in ginocchio il Nord Italia
E in Italia? Per il nostro Paese lo scorso gennaio è stato uno dei più asciutti di sempre. L’assenza di piogge e di neve nel Nord-Ovest del Paese sta mettendo in ginocchio l’agricoltura. Tra le aree più colpite dalla siccità record spicca il Piemonte, in particolare la Valle del Po.
#Italy 🇮🇹 is struggling with a severe #drought in the Po Valley and with the absence of snow in the #Alps
The lower snow coverage on the mountains surrounding Lake Como is visible when comparing images acquired by #Copernicus #Sentinel2 🇪🇺🛰️on 11 January 2021 & 5 February 2022 pic.twitter.com/03tjgrPbFX
— Copernicus EU (@CopernicusEU) February 6, 2022
Il livello del fiume è sceso addirittura a –3 metri nelle ultime settimane, diventando ancor più basso di quello registrato a Ferragosto. In agonia anche il Lago di Como, che ha percentuali di riempimento di appena il 18%, mentre quelle del Lago Maggiore arrivano 22%, come confermato dal monitoraggio condotto da Coldiretti.
Un incubo per chi lavora nel settore agricolo e una minaccia per la biodiversità del nostro Paese.
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Fonte: Copernicus ECMWF
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