G7, nuove delusioni del documento finale: phase-out del carbone al 2035 (anche con 2 eccezioni)

L’accordo venuto fuori dal G7 di Torino chiede che i Paesi ricchi fissino una scadenza per porre fine alla dipendenza dai combustibili fossili, ma continua a dare ampio margine di manovra a Germania e Giappone

I ministri dell’Energia e del Clima si impegnano a eliminare gradualmente l’energia dal carbonedurante la prima metà degli anni ’30”: così, nel documento finale approvato al G7 che si è appena svolto alla Venaria Reale di Torino, l’uscita dal carbone viene decretata entro il 2035.

Ma c’è un ma: l’accordo potrebbe essere sì un ulteriore passo nella direzione indicata lo scorso anno dal vertice sul clima delle Nazioni Unite COP28 per ridurre l’uso dei combustibili fossili, di cui il carbone è il più inquinante, ma dà anche ampio margine di manovra ai Paesi dipendenti dal carbone, come il Giappone e la Germania, consentendo l’opzione di “una tempistica coerente con il mantenimento di un limite di 1,5°C” di riscaldamento globale al di sopra dei livelli preindustriali.

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La Germania ha di fatto inserito nella sua legislazione l’obiettivo finale di chiudere le centrali a carbone entro il 2038, mentre l’attuale Governo ha espresso la volontà di eliminare gradualmente il carbone entro il 2030, e il Giappone non ha fissato una data.

In ogni caso, è la prima volta che le economie del G7, che complessivamente rappresentano più di un quinto delle emissioni globali, fissano una scadenza per il carbone. Il G7 non include tuttavia i maggiori consumatori di energia da carbone del mondo, Cina e India, che lo scorso anno hanno aggiunto la maggior capacità.

L’accordo per la decarbonizzazione

Per la decarbonizzazione i Grandi 7 si impegnano a:

  • fissare l’obiettivo globale di aumentare di sei volte la capacità di stoccaggio dell’energia elettrica dal 2022 al 2030
  • accelerare il cambio della flotta di veicoli e promuovere la crescita delle infrastrutture pubbliche di ricarica dei veicoli elettrici
  • promuovere sinergie con le industrie, le agenzie e i centri di ricerca e sviluppo sull’innovazione, su standard minimi e criteri di sostenibilità per i carburanti a zero emissioni, e coordinarsi per garantire che i carburanti e i materiali delle batterie e le loro catene di approvvigionamento siano tracciabili e sostenibili, sostenendo il riciclaggio e allineandosi alla sostenibilità ambientale e agli aspetti sociali
  • incoraggiare la collaborazione tra governi, organizzazioni internazionali e settore privato, tra gli altri, per rafforzare la cooperazione internazionale per i mercati emergenti e le economie in via di sviluppo nel settore del trasporto stradale. In questo contesto di varie iniziative, si segnala anche la Dichiarazione congiunta di Torino sui biocarburanti sostenibili indirizzata ai Ministri del G7 dagli stakeholder settoriali dei biocarburanti.

Il nodo della fusione nucleare

I Paesi – si legge nel documento – si impegano a sostenere gli sforzi multilaterali per rafforzare la resilienza delle catene di approvvigionamento nucleare; a continuare la cooperazione per la costruzione di una solida catena di approvvigionamento nucleare nell’ambito del G7 e del Gruppo di lavoro sull’energia nucleare istituito a Sapporo. Per i Paesi che scelgono di utilizzare l’energia nucleare o ne sostengono l’uso, promuovere iniziative di ricerca e sviluppo su tecnologie innovative per l’energia nucleare. Per i Paesi che scelgono di utilizzare l’energia nucleare o di sostenerne l’uso, promuovere la diffusione responsabile delle tecnologie per l’energia nucleare, compresi i reattori avanzati e i piccoli reattori modulari, compresi i microreattori, e lavorare collettivamente per condividere le migliori pratiche nazionali, anche per quanto riguarda la gestione responsabile delle scorie, consentire un maggiore accesso agli strumenti di finanziamento dei progetti, sostenere la collaborazione settoriale, progettare le procedure di autorizzazione e rafforzare il coordinamento sullo sviluppo di progetti commerciali tra i membri interessati del G7 e i mercati terzi.

L’acqua

In seno al G7 è nata la Coalizione G7 sull’acqua per affrontare la crisi idrica globale:

La Coalizione costruirà innanzitutto un inventario preliminare dei processi e delle opportunità in cui il G7 può contribuire a definire l’agenda globale sull’acqua. L’impegno della Coalizione sarà volto a promuovere politiche efficaci, efficienti, inclusive e giuste per raggiungere l’SDG 6 e altri obiettivi e traguardi internazionali legati all’acqua e a coordinare i contributi e le posizioni in preparazione dei principali eventi sull’acqua o di altri eventi in cui la questione idrica potrebbe essere discussa e/o negoziata.

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