Tepco ha iniziato oggi la procedura di rimozione del combustibile nucleare dalla disastrata centrale di Fukushima.
Tepco ha iniziato a rimuovere le barre di combustibile nucleare presenti nelle piscine della centrale di Fukushima. Ma sono migliaia e, per terminare l’operazione, ci vorranno cinque lunghissimi anni.
I dettagli dell’operazione sono stati brillantemente esposti dal Washington Post con una serie di domande e risposte sulla procedura che Tepco ha iniziato oggi. Si tratta di una operazione titanica: dentro l’impianto di Fulushima ci sono 3.106 contenitori di barre di combustibile radioattivo, ognuno dei quali contiene da 60 a 80 barre.
Il materiale radioattivo è distribuito in quattro reattori, ma i primi tre si sono fusi in seguito all’incidente del marzo 2011 quindi si inizierà dal reattore numero 4. Contiene 1.533 contenitori, moltiplicate per 70 (cioè la media tra 60 e 80) per capire quanto combustibile nucleare sta per uscire fuori da quell’edificio.
Quelle barre di combustibile si trovano attualmente in una piscina, sommerse da acqua di raffreddamento a 30 metri di profondità sotto il livello del pavimento, perché fortunatamente al momento dello tsunami il reattore 4 era spento per manutenzione.
Un braccio robotizzato prenderà le barre dall’acqua una ad una, le metterà in 22 contenitori che verranno poi trasportati fuori dalla centrale nucleare grazie a un altro braccio, che alzerà contenitori e contenuto fuori dalla piscina. Il tutto sarà gestito da 36 lavoratori in sei turni di lavoro. Tepco spera di riuscire a svuotare il reattore 4 entro la fine del 2014.
Nel frattempo dovrà continuare a fronteggiare l’emergenza dell’acqua radioattiva, che non riesce a fermare e che si sta lentamente diffondendo nell’Oceano Pacifico. E poiché i giapponesi amano sentirsi sempre al sicuro e avere tutto sotto controllo, sul mercato è arrivato l’ultimo colpo di genio dell’estro nipponico.
Il problema è l’acqua radioattiva nel Pacifico? Si risolve comprando una splendida tuta da sub anti radiazioni.
La produce Yamamoto Chemical, pesa 3 chilogrammi (3,4 kg nella versione con protezione per i genitali), e protegge dai raggi gamma e beta. Studiata per la salute dei sub che stanno lavorando nel sito del disastro nucleare di Fukushima, la tuta è comunque in vendita sul mercato.
Il prezzo delle due versioni (intera senza copri genitali e “smanicato&conchiglia“) è, rispettivamente, di 88.850 e 105.000 yen: 825 e 1.070 dollari. Accattatevilla.
Peppe Croce