Fukushima: livelli record di radioattività. Mai così alti (VIDEO)

Fukushima, sono passati ormai 6 anni dall'incidente nucleare che ha colpito la centrale di Daichii a causa del terremoto e dello tsunami che colpirono il Giappone. Ma i livelli di radioattività sono ancora molto alti all'interno di uno dei reattori danneggiati e la situazione sta diventando preoccupante

Fukushima, sono passati ormai 6 anni dall’incidente nucleare che ha colpito la centrale di Daichii a causa del terremoto e dello tsunami che colpirono il Giappone. Ma i livelli di radioattività sono ancora molto alti all’interno di uno dei reattori danneggiati e la situazione sta diventando preoccupante.

Si parla di 530 Sievert per ora, una quantità per gli esperti inimmaginabile, addirittura al di sopra di quella registrata subito dopo il disastro. Al momento sono in corso delle indagini per capire qual è la causa visto che il massimo valore raggiunto finora era di 73 Sievert rilevato nel 2012.

Dal canto suo, Tepco, la società che gestisce l’impianto, si è giustificata dicendo che la telecamera si trovava più all’interno del reattore rispetto a prima ed era concentrata su un unico punto. Secondo Tepco, inoltre i livelli di radiazione altrove sono molto più bassi.

Ma non si possono dormire sonni tranquilli dalle parti di Fukushima. Un singolo sievert è sufficiente a causare malattie, 5 Sievert potrebbero ucciderebbe le persone che vi si espongono entro un mese.

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Anche la telecamera ha poi dato forfait, ma non prima di aver filmato un buco di circa due metri di diametro e tracce di un materiale solido scuro. Potrebbe trattarsi di combustibile esausto, mentre il foro potrebbe essere stato causato da combustibile nucleare fuso.

Anche i robot inviati per indivuduare le barre di combustibile sono stati danneggiati dagli alti livelli delle radiazioni.

“Potrebbe essere stato causato da combustibile nucleare fuso che ha fatto un buco, ma è solo una ipotesi in questa fase,” ha detto il portavoce di Tepco Tatsuhiro Yamagishi. “Crediamo che le immagini registrate offriranno informazioni molto utili, ma abbiamo ancora bisogno di indagare dato che è molto difficile conoscere la condizione reale all’interno.”

La presenza di alti e pericolosi livelli di radiazioni complica anche gli sforzi per smantellare in sicurezza l’impianto. Tepco deve ancora identificare la posizione e la condizione di combustibile fuso nei tre reattori danneggiati più gravemente. La rimozione in modo sicuro sarà una sfida senza precedenti nella storia del nucleare.

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E ancora il Giappone non abbandona l’idea di produrre energia attraverso l’atomo.

Francesca Mancuso

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