Fukushima: 2mila dipendenti rischiano il cancro ala tiroide

1973 lavoratori della centrale nucleare di Fukushima rischiano concretamente di ammalarsi di cancro alla tiroide. È la stessa Tepco, società che gestisce l'impianto, ad averlo ammesso. Dopo aver effettuato delle analisi e aver constatato il loro stato di salute, la Tepco ha stimato che le dosi di radiazioni alla tiroide sono superiori a 100 millisievert e quindi sono a più alto rischio di ammalarsi di cancro alla tiroide

1973 lavoratori della centrale nucleare di Fukushima rischiano concretamente di ammalarsi di cancro alla tiroide. È la stessa Tepco, società che gestisce l’impianto, ad averlo ammesso. Dopo aver effettuato delle analisi e aver constatato il loro stato di salute, la Tepco ha stimato che le dosi di radiazioni alla tiroide sono superiori a 100 millisievert e quindi sono a più alto rischio di ammalarsi di cancro alla tiroide.

Tale livello infatti è quello a partire dal quale è stato riscontrato un aumento evidente del rischio di tumore. Non è la certezza di ammalarsi, ma un aumento della possibilità. Secondo quanto riportato da JapanTimes, tutto ciò è emerso dai controlli sanitari che Tepco ha effettuato sui suoi dipendenti e su quelli delle aziende partner. In tutto si parla di 19.592 lavoratori, di cui 3.290 dipendenti di Tepco e 16.302 dipendenti dalle altre società affiliate.

Dati alla mano, il 10% dei lavoratori avrebbe dunque un elevato rischio di ammalarsi di cancro alla tiroide. Uno su dieci. Cifre poco incoraggianti se si pensa che lo scorso febbraio, l’Organizzazione Mondiale della Sanità aveva scoperto che in 178 di essi erano state trovate dosi di radiazioni superiori al valore limite di 100 millisievert. Cifra da non sottovalutare se si pensa che la Commissione Internazionale per la Protezione dalle Radiazioni raccomanda livelli inferiori ai 20-100 millisievert. Alcuni valori avrebbero addirittura toccato il valore di 11.800 millisievert.

Un’altra tegola si abbatte dunque sulla popolazione giapponese, già provata duramente dal sisma e dallo tsunami, oltre che dalla contaminazione nucleare. Le brutte notizie da quelle parti sono ormai diventate quotidiane. Dopo la scoperta di livelli di radioattività record nelle acque dell’Oceano, qualche giorno fa sono state trovate frutta a verdura deformi, per via dell’acqua contaminata presente nel suolo di Fukushima.

Ed è poco confortante la nube di vapore che ieri è fuoriuscita dal reattore n° 3 dell’impianto nucleare.

Francesca Mancuso

Foto: TokyoTimes

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