Il disastro ambientale che si è abbattuto sulla California è ancora più grave di quanto inizialmente pensato. In totale sono state rilasciate nell'atmosfera qualcosa come 97.100 tonnellate di metano in poco più di 100 giorni, pari alle emissioni di gas serra rilasciate da mezzo milione di auto. Un disastro passato a lungo sotto silenzio
Il disastro ambientale che si è abbattuto sulla California è ancora più grave di quanto inizialmente pensato. In totale sono state rilasciate nell’atmosfera qualcosa come 97.100 tonnellate di metano in poco più di 100 giorni, pari alle emissioni di gas serra rilasciate da mezzo milione di auto. Un disastro passato a lungo sotto silenzio.
A rivelarlo è stata una nuova ricerca condotta dagli scienziati della University of California Irvine. La perdita di metano ha avuto luogo a ottobre ma è stata resa nota solo a dicembre e sta causando numerosi problemi tra la popolazione, aggravando una situazione già compromessa. Insieme alle enormi quantità di metano che si sono riversate su Porter Ranch, la perdita riguarda anche altre sostanze chimiche come il benzene.
Secondo il primo studio condotto sulla perdita, si tratta della più grande fuga di metano nella storia degli Stati Uniti.
“Le emissioni di metano erano straordinariamente alte, le più elevate mai viste”, ha detto il chimico Donald Blake, che ha misurato inquinanti atmosferici in tutto il mondo per oltre 30 anni. Lo studio ha anche raccolto campioni d’aria nei pressi delle abitazioni nella zona residenziale adiacente a Porter Ranch.
L’analisi di questi campioni ha rivelato livelli oltre i limiti relativi a diversi composti potenzialmente pericolosi presenti nel gas naturale, compreso benzene, toluene e gli xileni.
“Alcuni dei composti organici volatili sono stati collegati agli effetti sulla salute se l’esposizione è a lungo termine”, ha aggiunto Blake.
Il disastro influenzerà notevolmente la capacità della California di raggiungere gli obiettivi di riduzione delle emissione di gas serra previsti per l’anno in corso.
Ma non solo. Secondo lo studio, le emissioni totali durante i 112 giorni di perdite sono state pari a un quarto dell’inquinamento annuo da metano rispetto a tutte le altre fonti del bacino di Los Angeles messe insieme.
Oltre 11.000 residenti sono stati evacuati, e il governatore Jerry Brown ha dichiarato lo stato di emergenza. La mega-fuga ha richiamato l’attenzione sul problema più ampio delle emissioni non intenzionali derivanti dalla produzione di gas naturale, dai gasdotti e dalle infrastrutture di storage in tutto il paese.
Troppo difficile pensare a un futuro basato solo sulle fonti rinnovabili?
Francesca Mancuso
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