Arriva dalla provincia di Pisa un'innovativo esperimento in grado di conciliare il ricorso al fotovoltaico con la salvaguardia del territorio. A Colignola, infatti, una frazione del di San Giuliano Terme, comune a due passi da Pisa, è stato ufficialmente inaugurato ieri un impianto fotovoltaico galleggiante che, per la prima volta, usa anche la tecologia del fotovoltaico a concentrazione.
Arriva dalla provincia di Pisa un’innovativo esperimento in grado di conciliare il ricorso al fotovoltaico con la salvaguardia del territorio. A Colignola, infatti, una frazione del di San Giuliano Terme, comune a due passi da Pisa, è stato ufficialmente inaugurato ieri un impianto fotovoltaico galleggiante che, per la prima volta, usa anche la tecologia del fotovoltaico a concentrazione.
All’inaugurazione erano presenti Andrea Pieroni, Presidente della Provincia di Pisa, Juri Sbrana Vicesindaco di San Giuliano Terme e Alessandro Giari, Presidente del Polo Tecnologico di Navacchio. L’impianto è un progetto pilota, il primo in Italia a produrre energia elettrica dal sole usando pannelli a concentrazione, galleggianti, mobili e raffreddati ad acqua. Una tecnologia brevettata da Scienza Industria Tecnologia, società ospitata nel Polo Tecnologico di Navacchio, in collaborazione con Koinè Multimedia di Pisa, con l’intento di cambiare il futuro del fotovoltaico nel nostro Paese, riducendo l’impatto visivo, ambientale e senza sottrarre terreno all’agricoltura.
L’impianto, messo in funzione a Settembre, è stato attivato in un laghetto artificiale di proprietà dell’ingegnere Centurione Scotto, ha fatto registrare prestazioni e risultati molto positivi. Il progetto, in collaborazione con l’Amministrazione di San Giuliano Terme, è stato voluto da Scienza Industria Tecnologia (SIT) che ha sede nella vicina Navacchio, frazione del Comune di Cascina, insieme a Koinè Multimedia di Pisa.
«Il sistema di questo impianto è protetto da una serie di brevetti – dice Paolo Rosa-Clot di SIT – ed è denominato FTCC, acronimo di Floating, Tracking, Cooling, Concentration». I pannelli solari galleggianti si muovono alla ricerca del sole, sono raffreddati ad acqua e concentrano l’energia del sole. «Un sistema di questo tipo – continua Rosa-Clot – è unico in Italia, dove esistono impianti galleggianti ma fissi, e in cui l’energia del sole non viene concentrata».
La volontà è quella di ridurre i costi e l’invasività degli impianti fotovoltaici tradizionali, sfruttando bacini artificiali di origine industriale (laghi di cava, bacini idroelettrici) o di raccolta delle acque per l’agricoltura. La struttura di Colignola occupa una superficie di appena 300 mq, con un peso di 7 tonnellate capace di galleggiare in acque di circa 5 metri di profondità ruotando attorno al suo ancoraggio centrale, alla ricerca della miglior posizione per ricevere il i raggi del sole. Il movimento della struttura è fornito da motori ad elica di appena 300 Watt che sono alimentati dall’impianto stesso, mentre il raffreddamento viene effettuato tramite pompe con la stessa acqua del laghetto.
L’impianto è stato messo in funzione i primi di settembre e le stime attuali mostrano che la sua potenza è quella di 30 Kw effettivi, quella cioè che basterebbe a soddisfare il fabbisogno di 10 abitazioni tradizionali. Rispetto ad un impianto fisso a terra questi pannelli forniscono più energia perché mettono insieme la concentrazione dei riflettori (60% in più), il movimento (25% in più) e il raffreddamento (tra il 10 e il 15% in più a seconda del tipo di pannello). Complessivamente, dunque, i costi del KWh si riducono del 20% e l’energia prodotta aumenta di oltre il 75%, con una resa di circa 2060 Kwh da parte del sistema FTCC, contro i 1170 KWh dei tradizionali impianti a terra. Trattandosi di tecnologia innovativa, poi, l’impianto permette ai proprietari di accedere al massimo degli incentivi previsti (al capitolo IV) dal Conto Energia.
Un analogo sistema è in fase di completamento anche a Suvereto (Livorno) e l’intenzione della SIT quella di usare sempre di più i bacini artificiali, compreso quelli idroelettrici, in tutta Italia, per un sistema poco invasivo in cui il costo della piattaforma è ampiamente compensato dai vantaggi aggiuntivi, specie nel sud Italia, in cui le condizioni di irraggiamento solare sono migliori. Dal canto suo, il Comune di San Giuliano Terme, data la presenza nel suo territorio ed in quello di tutta la provincia di Pisa, di bacini artificiali potenzialmente idonei, ha deciso di valutare attentamente i risultati della sperimentazione, così da riservarsi di riproporla in altri bacini artificiali e laghi più grandi, così da avere energia pulita a basso costo.
Andrea Marchetti