Un progetto, che vuole unire salvaguardia della biodiversità e rinascita di un territorio duramente colpito dal terremoto, è quello realizzato da FRoSTA e Legambiente.
Le api, preziosi insetti impollinatori, rischiano di scomparire. Tutti abbiamo il dovere di tutelarle garantendo un futuro a loro, al pianeta e di conseguenza a noi stessi. Un bel progetto, che vuole unire salvaguardia della biodiversità e rinascita di un territorio duramente colpito dal terremoto, è quello realizzato da FRoSTA e Legambiente.
Parliamo di “Save The Queen”, campagna per salvaguardare le api a rischio estinzione, ideata da Legambiente in collaborazione con FRoSTA e con la partnership tecnica della start-up Beeing.
C’è un doppio importante obiettivo alla base di questa iniziativa: da una parte proteggere gli impollinatori e farli prosperare, dall’altro aiutare Amatrice, comune del Reatino colpito dal sisma del 2016, a rinascere.
Del resto Amatrice e le api hanno qualcosa in comune: sono entrambe il simbolo perfetto di resilienza e operosità, doti che sia uomini che animali, al momento giusto, sanno far emergere per ottenere brillanti risultati.
Grazie a questa campagna, 50 alveari sono già stati consegnati a cinque apicoltori locali: Valentina Capone e Alessandro Novelli di Amatrice; Gaia Giulia di Sabatino di Torano Nuovo; Roberto Pichini di Spelonga (frazione di Venarotta Arquata del Tronto) e Annamaria Martini di Venarotta.
Con le loro nuove arnie, gli apicoltori di Amatrice e dintorni saranno in grado di garantire il ripopolamento degli insetti nella zona ma anche di sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema cruciale della salvaguardia degli impollinatori, avvicinando all’affascinante mondo delle api anche chi ancora non lo conosce.
Le arnie
Il progetto prevede una grande attenzione nei confronti delle api, delle loro esigenze e della loro sicurezza e tranquillità. Le arnie che le ospitano, infatti, sono dotate di un camino rialzato che permette agli insetti di uscire più in alto e agli apicoltori di estrarre comodamente il miele, il tutto senza disturbare le api.
Alcune di queste sono anche “arnie intelligenti” che permettono il monitoraggio della famiglia, grazie ad appositi sensori che avvertiranno gli apicoltori in caso di morie o di specifiche esigenze degli insetti. 5 arnie permetteranno poi di osservare in completa sicurezza (anche dai non addetti ai lavori), le api all’opera, naturalmente senza interferire minimamente.
Il ruolo di FRoSTA in questo progetto è importante. L’azienda specializzata in surgelati, e da anni impegnata nello sviluppo di prodotti e processi di produzione più sostenibili a livello ambientale, sostiene “Save the Queen” donando agli apicoltori il mezzo essenziale per poter svolgere al meglio il proprio lavoro, appunto le arnie che, per l’occasione, sono state chiamate “gli alveari di FRoSTA”.
Il progetto Save the Queen e la salvaguardia delle api
Il progetto “Save the Queen” parte dalla constatazione di una realtà preoccupante: l’evidente declino delle api il cui lavoro, insieme a quello degli altri impollinatori, garantisce l’84% delle specie coltivate e il 78% dei fiori selvatici.
La moria delle api e la drastica riduzione della popolazione di questi insetti deriva, un po’ in tutto il mondo, da una serie di cause tra cui l’utilizzo di pesticidi in agricoltura, l’inquinamento, i cambiamenti climatici ma anche la presenza di parassiti e agenti patogeni.
Cosa rischiamo concretamente? Di non aver più assicurato il cibo o che alcune varietà di colture, fiori e piante, scompaiano per sempre.
È evidente dunque che sono necessari progetti come quello che vede in prima linea FRoSTA e Legambiente con la collaborazione tecnica di Beeing, start-up che crea soluzioni innovative per la salvaguardia delle api ma anche per aiutare il lavoro degli apicoltori, consentendo ad esempio il monitoraggio delle famiglie.
Il progetto “Save the Queen” non si esaurisce poi ai 50 alveari donati ad Amatrice. È molto più ampio e mira a distribuire alveari anche in altre zone d’Italia. Intende inoltre monitorare il problema di pesticidi e metalli pesanti (che, come è ormai noto, mettono a rischio la salute delle api) ma anche creare orti urbani e altri spazi utili agli insetti tra cui un’apposita rete di Parchi “Save The Queen”.
Si vuole infine realizzare una linea di miele italiano di alta qualità, prodotto nel massimo rispetto dell’ambiente e delle esigenze delle api.
Ma non è ancora finita qui. La salvaguardia delle api fa parte di un più ampio progetto di collaborazione tra FRoSTA e Legambiente, una partnership a lungo termine che intende occuparsi di temi centrali quali biodiversità, naturalità dei prodotti ma anche attenzione al sociale e all’importanza dell’economia circolare.
Tutti argomenti che abbiamo a cuore e che dovremmo tenere sempre al centro dei nostri pensieri (e delle nostre azioni concrete) per poter sperare in un futuro migliore.