#FridaysForFuture: migliaia di giovani scioperano in piazza, vogliono salvare il Pianeta!

Uno sciopero contro i cambiamenti climatici sulla scia dell’attivista sedicenne Greta Thunberg, che da settembre 2018, tutti i venerdì non va a scuola per attirare l’attenzione sui problemi legati all’ambiente. In questi giorni, migliaia di giovani di tutta Europa, sono scesi in piazza con lo slogan Fridays for future (“venerdì per il futuro”).

La politica si rifiuta di proteggere il pianeta, distruggendo così il loro futuro. E loro scendono in piazza, scioperando in tutta Europa

Uno sciopero contro i cambiamenti climatici sulla scia dell’attivista sedicenne Greta Thunberg, che da settembre 2018, tutti i venerdì non va a scuola per attirare l’attenzione sui problemi legati all’ambiente. In questi giorni, migliaia di giovani di tutta Europa, sono scesi in piazza con lo slogan Fridays for future (“venerdì per il futuro”).

In Italia, in Germana, in Svizzera, in Belgio e in tante altre città: solo a Berlino oltre 10mila ragazzi hanno marciato fino al ministero dell’Economia per chiedere ai governanti misure immediate contro i cambiamenti climatici in attesa del Global Climate Strike, la marcia internazionale per il clima del prossimo 15 marzo.

#FridaysForFuture è l’hashtag che ha invaso i social e da cui è partito il movimento che unisce alunni e studenti universitari di diverse città europee. L’idea è quella di scioperare ogni venerdì, esattamente come fa Greta Thunberg.

Da Milano a Torino, Pisa, Genova e Roma, la mobilitazione cresce e si unisce agli obiettivi che l’attivista Greta ha elencato durante il Forum economico internazionale di Davos. Proprio in quell’occasione, la ragazza aveva lanciato un appello:

“Chiunque ha a cuore la salute del pianeta e crede nel bisogno di cambiare rotta è benvenuto!”, aveva detto Greta.

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I giovani, sembrano averlo capito, prima degli adulti. “Non si è mai troppo piccoli per fare la differenza”. Alunni e studenti, ovviamente non hanno diritto di sciopero e quindi avranno, così come Greta, un giorno di assenza.

Ma in coro, in piazza, gridano: “Cos’è un’assenza da scuola di fronte al cambiamento climatico? In aula non dovremmo studiare anche questo e cercare delle soluzioni?”.

Insomma, l’impressione questa volta, è che chi ha partecipato alla mobilitazione, non l’abbia fatto per saltare un giorno di lezione, ma perché realmente crede nel cambiamento.

Un segnale forte per la politica internazionale che passa da parole come democrazia e coscienza civile.

“Io non voglio la vostra speranza, voglio che andiate in panico. Voglio che proviate la paura che provo io ogni giorno. E poi voglio che agiate. Voglio che agiate come fareste in caso di una crisi. Voglio che agiate come se la casa andasse in fiamme. Perché sta andando in fiamme”, Greta Thunberg.

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Dominella Trunfio

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