A maggio è tornato l’inverno, ed è colpa del cambiamento climatico: altro che bufala!

È un maggio che sa di novembre, ce ne siamo accorti tutti fin dai primi giorni. La primavera, da calendario ormai ben avviata, in realtà non è mai arrivata. Stiamo sperimentando temperature invernali e in varie parti d'Italia sta addirittura nevicando. E non accadeva da oltre 60 anni di avere un mese di maggio così freddo

Il freddo anomalo di queste ore è un segno del cambiamento climatico, ma c’è chi ironizza per far credere che non esista

È un maggio che sa di novembre, ce ne siamo accorti tutti fin dai primi giorni. La primavera, da calendario ormai ben avviata, in realtà non è mai arrivata. Stiamo sperimentando temperature invernali e in varie parti d’Italia sta addirittura nevicando. E non accadeva da oltre 60 anni di avere un mese di maggio così freddo.

Era il 5 maggio 1957 quando l’Italia intera venne investita da una massa d’aria gelida proveniente dall’Artico che riportò la neve a bassa quota da Nord a Sud. In questi giorni, soprattutto al Nord, le colonnine di mercurio hanno fatto registrare un calo delle temperature anche di 10°-15° centigradi. In più, i forti venti stanno peggiorando la situazione visto che la temperatura percepita è di 5°-7° inferiore a quella reale.

Si tratta di un fenomeno raro in questa stagione dovuto all’inversione della circolazione del cosiddetto vortice polare, ossia l’area di bassa pressione che si trova sull’Artico.

Normalmente, le correnti si spostando in direzione ovest-est. Ciò fa sì che l’aria che proviene dall’Atlantico riesca a mitigare il clima in tutta Europa. Se la circolazione si inverte, l’aria mite viene bloccata e le correnti artiche hanno via libera. In altre parole, si hanno temperature in picchiata e neve anche a bassa quota.

Neve in Emilia Romagna

Oggi l’Emilia Romagna si è risvegliata sotto una coltre di neve, caduta per oltre 15 ore sfiorando i 200 metri di quota soprattutto tra Reggio e Modena. Già a 700 metri è stato possibile trovare picchi di 20 cm ma oltre i 1200 metri i centimetri caduti nell’area più colpita superano anche di 40/50 cm.

“Ora bisogna monitorare i fiumi, già ingrossati dalle piogge intense (fino a 100 mm di 24 ore) che riceveranno anche la neve che si scioglierà nei prossimi giorni” spiega MeteoGiuliacci.

Anche in Molise è arrivata la neve. La forte ondata di maltempo ha colpito l’area di Capracotta mentre a Campobasso le temperature sono scese attorno ai 3°.

A Roma freddo da record

Ieri anche Roma ha sperimentato temperature da record, tra le più basse dell’ultimo decennio. La minima e la massima sono state 7°-14°C. Basti pensare che un anno fa, erano 14° e 20°. Nel 2017, le massime erano attorno ai 24° centigradi.

Eppure tra circa una settimana dovremo assistere a un forte rialzo delle temperature al Centrosud e sulle isol, dove tra il 10 e il 12 maggio raggiungeranno quasi ovunque valori tra 20 e 25 gradi,con punte di 27-28 gradi su Puglia, Calabria, Sardegna, Sicilia. Una vera e propria altalena tutt’altro che rassicurante.

Sommersa la spiaggia di Stintino

Non si salvano neanche le isole. Sicilia e Sardegna sono state flagellate da forti venti di maestrale. La celebre spiaggia La Pelosa di Stintino, in Sardegna, è stata addirittura sommersa dal mare a causa del vento che ha raggiunto i 50 nodi.

Nonostante l’evidenza delle anomalie climatiche, c’è chi ancora ironizza sul global warming. Il quotidiano Libero oggi in apertura riportava:

“Riscaldamento del pianeta? Ma se fa freddo”.

Libero torna a riferirsi a Greta Thunberg, la giovane attivista svedese e le sue battaglie contro i cambiamenti climatici. Sui social l’attacco di Libero non è affatto piaciuto ed è stato aspramente criticato:

Stupisce che i colleghi del quotidiano non conoscano la differenza tra clima e meteo… O forse il loro è un tentativo di boicottare chi cerca di portare all’attenzione dell’opinione pubblica il problema, concreto e urgente, dei cambiamenti climatici.

Danni e vittime

Purtroppo i danni sono davvero ingenti. Al momento si registrano un morto e un ferito. Un turista tedesco è deceduto a Marsala, in Sicilia, mentre si preparava a un’uscita in kitesurf. L’uomo stava per entrare in acqua quando il forte vento ha fatto gonfiare la vela del kite e lo ha scaraventato con violenza contro il parabrezza di un’auto parcheggiata lungo la riva. 

Paura per cinque persone, tutte di nazionalità romena residenti nel veronese, finite con la loro auto nel Mincio: quattro sono state salvate ma una risulta dispersa. A Peschiera del Garda, un ristorante galleggiante si è staccato dagli ormeggi andando alla deriva.

Danni anche all’agricoltura. Per Coldiretti gli sbalzi di temperatura rischiano di compromettere la produzione nazionale di frutta che si sta appena iniziando a raccogliere dagli alberi. Secondo Colriretti, le anomalie climatiche, con il ripetersi di eventi estremi sono costate all’agricoltura italiana oltre 14 miliardi di euro in un decennio.

“Se la neve in montagna è positiva per ripristinare le scorte idriche, la caduta della grandine a macchia di leopardo è l’evento più temuto dagli agricoltori in questo momento perché si abbatte sulle verdure e sui frutteti – sottolinea la Coldiretti – spogliando le piante e compromettendo irreversibilmente i raccolti, facendo perdere un intero anno di lavoro. La dimensione dei chicchi di grandine peraltro – continua la Coldiretti – risulta essere aumentata considerevolmente negli ultimi anni nei casi di eventi estremi come quello che attraversa l’Italia”.

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Francesca Mancuso

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