gli attivisti Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua, questa mattina hanno occupato l'atrio del ministero per l'Ambiente per ottenere finalmente un incontro, chiesto ormai due mesi fa, con il Ministro. Corrado Clini dopo averli ricevuti ha preso alcuni impegni
“Se Clini non va dall’acqua, l’acqua va da Clini”: così recitava lo striscione esposto dagli attivisti Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua, che questa mattina hanno occupato l’atrio del ministero per l’Ambiente per ottenere finalmente un incontro, chiesto ormai due mesi fa, con il Ministro Corrado Clini.
“Siamo entrati nel ministero dell’ambiente e ci siamo seduti bloccando l’ingresso e l’uscita dello stesso al fine di ottenere l’incontro con il ministro Clini che abbiamo chiesto più di due mesi fa. Ora siamo seduti tutti nella sala stampa del ministero e stiamo dialogando con il Sig. Ferrara e altri due funzionari per spiegare loro le nostre richieste a fronte del risultato referendario. Nel frattempo è arrivato il ministro Clini al ministero”, raccontavano gli attivisti stamattina.
Avevano promesso “non ce ne andremo finché qualcuno non ci riceverà”. E, dopo qualche ora di attesa, ce l’hanno fatta: Clini finalmente li ha ascoltati, dando la sua disponibilità per aprire un dialogo e lavorare congiuntamente, spiegano i twitt che hanno raccontato in diretta l’occupazione su https://twitter.com/#!/
Al termine del confronto, il Ministro Clini, dichiarandosi d’accordo con le richieste poste dai movimenti per l’acqua ha preso i seguenti specifici impegni:
– l’invio in giornata di una nota all’Autorità dell’Energia e Gas e a tutte le istituzioni competente, al fine di precisare nelle more dell’approvazione di qualsivoglia nuova norma in merito l’inesigibilità da parte dei soggetti gestori della quota di tariffa relativa all’adeguata remunerazione del capitale investito;
– l’inserimento, all’interno delle Linee Guida del DPCM di trasferimento delle funzioni all’Autorità dell’Energia e Gas, di una precisa indicazione per il rispetto dell’esito referendario in materia tariffaria sull’acqua;
l’immediato avvio di un percorso di confronto con il Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua in merito alle proposte relative al finanziamento del servizio idrico, con la prossima convocazione di un incontro congiunto con il Ministero dello Sviluppo Economico.
Il Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua, nell’esprimere soddisfazione per i risultati dell’incontro, vigilerà sul rispetto e la realizzazione degli impegni presi. E continuerà la campagna di “Obbedienza civile”, con cui invitano i cittadini a pagare le bollette, relative ai periodi successivi al 21 luglio 2011, applicando una riduzione pari alla componente della “remunerazione del capitale investito”. Insomma, se l’esito del referendum non viene applicato dalle istituzioni e dalle aziende, ci pensano i cittadini a pagare a norma di legge.
E c’è di più: proprio ieri il Comitato referendario ha annunciato anche il via della restituzione ai cittadini, attraverso la Banca Etica in cui il Comitato ha il suo conto, delle donazioni che avevano sottoscritto per sostenere la campagna di giugno. il rimborso elettorale dello Stato è arrivato e ammonta a più di un milione di euro, dal momento che la legge prevede che venga restituito un euro a firma raccolta fino ad un massimo di 500mila. Chi voleva sostenere la campagna referendaria con almeno 50 euro, infatti, poteva sottoscrivere un contratto che impegnava il comitato a restituire i soldi in caso di vittoria. E il tempo di rispettare quell’impegno è arrivato. Verranno restituiti circa 100mila di euro raccolti con le sottoscrizioni dei cittadini e 350mila alle associazioni che avevano sostenuto il Comitato, mentre il resto dei fondi servirà per le prossime campagne del comitato. Tutto nero su bianco e, soprattutto, trasparente. Trasparente come l’acqua che difendono.
Roberta Ragni
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