Questo flacone di plastica abbandonato ci mostra che è il caso di tornare a spremere veri limoni (e smettere di inquinare)

I volontari di Plastic Free hanno pulito la spiaggia e tra le altre cose hanno trovato questo flacone di succo di limone

Non possiamo sapere da quanto tempo è lì e neanche come è arrivato, ma una cosa è certa, questo flacone utilizzato per il succo di limone, è un po’ sporco, ma per niente deteriorato. E sapete perché? Perché la plastica abbandonata in spiaggia o in generale non correttamente differenziata, ha tempi di decomposizione biblici: dai 100 ai mille anni.

I colori sono ancora brillanti, ecco sicuramente non sta lì da un secolo, ma se questo flacone di succo di limone non fosse stato raccolto dai volontari di Plastic Free, avrebbe avuto un impatto sull’ambiente tutt’altro che positivo.

Tempo fa, vi avevamo raccontato delle storie che fanno rabbrividire. Dal Molise fino al Veneto, il mare ci aveva restituito flaconi di detersivi con etichette in uso 40 anni fa. Ciò a dimostrazione che quando si parla di inquinamento da plastica, non c’è nessuna finzione e nessun terrorismo mediatico. A dirlo sono i ricercatori che in una previsione sostengono che se continuiamo a questi ritmi nel 2050 in mare ci sarà più plastica che pesci. Plastica che si trasforma in microplastica che soffoca pesci e uccelli, che finisce nei nostri piatti e nel nostro organismo.

“Inutile. È il caso di tornare a spremere veri limoni e non acquistare roba simile”, scrivono su Facebook gli attivisti di Plastic Free che non specificano in quale spiaggia il flacone sia stato trovato, ma questo è relativamente un dettaglio perché moltissime coste italiane sono vittime di inquinamento e le tante giornate di pulizia fatte da associazioni e privati cittadini, dimostrano che la strada è tutta in salita.

Ma non solo. Facciamo anche un passo indietro, riflettendo su questo: per condire un’insalata o la pietanza che più vi piace, è veramente necessario acquistare un prodotto che ha una confezione altamente inquinante? In molti lo ritengono utile perché permette di utilizzare poche gocce ed evitare sprechi, si potrebbe quindi chiedere alla grande distribuzione di pensare a un modo alternativo di conservazione, altri preferiscono comprare i limoni direttamente dai produttori, un’azione coerente con uno stile di vita più sostenibile, che fa bene alla filiera e sostiene i lavoratori. Ricordandoci poi, che il limone ha la buccia e non avrebbe neanche bisogno di ulteriore packaging. Di discorsi ne potremmo fare tanti e tanti altri ancora, per adesso rimane solo una certezza: questo flacone non è stato smaltito correttamente e ha messo in pericolo la sopravvivenza di numerose specie.

Fonte: Plastic Free

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