Uno scempio ambientale quello che sta accadendo da alcuni giorni a Noril’sk, una città della Siberia settentrionale, in Russia dove le acque del fiume Daldykan si sono trasformate in un tappeto rosso.
Uno scempio ambientale quello che sta accadendo da alcuni giorni a Noril’sk, una città della Siberia settentrionale, in Russia dove le acque del fiume Daldykan si sono trasformate in un tappeto rosso.
Secondo le prime informazioni, la causa di questa trasformazione sarebbe dovuta ad una perdita di sostanze chimiche della vicina centrale della Norilsk Nickel, la più grande produttrice al mondo di nichel e palladio.
In tutta la zona di Noril’sk, considerata una delle località più inquinate della Russia, ci sono enormi stabilimenti di produzione di metalli, fabbriche costruite durante l’Unione Sovietica che non sono state modernizzate e regolarizzate. Gli scarichi di queste fonderie spesso finiscono nei fiumi e di conseguenza in mare, non è la prima volta infatti che si assiste a un disastro ambientale di tale portata.
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Red river near Russia's Norilsk after a Norilsk Nickel accident, indigenous group says https://t.co/hhQUu6yARc pic.twitter.com/VqVpwYRupw
— Maria Antonova (@mashant) 7 settembre 2016
Secondo gli attivisti, l’incidente minaccia anche il fiume Pyasina, da dove le sostanze chimiche dovrebbero passare prima di raggiungere il mare. Mentre l’azienda siberiana nega ogni tipo di responsabilità, il ministero dell’Ambiente russo ha ordinato l’apertura di un’inchiesta per capire effettivamente come e perché il fiume sia diventato rosso.
Ma basta guardare queste immagini postate sui social perché capire quanto la situazione sia grave.
Минприроды ищет причины загрязнения реки Далдыкан в Норильскеhttps://t.co/TuTcrPyxn6 pic.twitter.com/kC5FCqrcqR
— Тайга.инфо (@taygainfo) 8 settembre 2016
Dominella Trunfio