Trivellazioni petrolifere nel canale di Sicilia. Continua il tour di Greenpeace contro la devastazione del mare siculo cominciato con il blitz nella spiaggia di Mondello la scorsa settimana. Oggi si uniscono all'appello "U mari non si spirtusa" per dire a tutti che le trivelle sono veri e propri "buchi nell'acqua", due siciliani DOC: Salvo Ficarra e Valentino Picone che con un video spiegano, con la loro peculiare comicità l'inutilità delle esplorazioni petrolifere nell'isola.
Trivellazioni petrolifere nel canale di Sicilia. Continua il tour di Greenpeace contro la devastazione del mare siculo cominciato con il la scorsa settimana. Oggi si uniscono all’appello “U mari non si spirtusa” per dire a tutti che le trivelle sono veri e propri “buchi nell’acqua”, due siciliani DOC: Salvo Ficarra e Valentino Picone che con un video spiegano, con la loro peculiare comicità l’inutilità delle esplorazioni petrolifere nell’isola.
“I rischi creati dalle perforazioni off-shore sono inaccettabili per la biodiversità, l’economia e per il benessere delle comunità che vivono sulla costa – afferma Giorgia Monti, responsabile della campagna Mare di Greenpeace. – Anche i nostri testimonial Ficarra e Picone pensano che non possiamo permetterci un secondo “Golfo del Messico” nel cuore del Mediterraneo e per questo, insieme a noi, hanno deciso di lanciare un appello per conservare il mare di Sicilia e renderlo un ecosistema marino pulito, sano e produttivo“.
Dopo Palermo, dunque, il tour degli attivisti dell’arcobaleno e della loro barca a vela, toccherà le più importanti città della costa meridionale e orientale tra cui Trapani, Agrigento, Noto e Catania con l’obiettivo di “raccogliere l’adesione dei sindaci siciliani e sensibilizzare la popolazione affinché il Ministro dell’Ambiente prenda l’unica decisione possibile per tutelare il mare nostrum: fermare i folli piani di esplorazioni petrolifere”.
Al momento, dopo appena due delle undici tappe previste, il tour “U MARI NUN SI SPIRTUSA” ha già convinto 19 comuni siciliani* a firmare l’appello, anche sotto la spinta del sindaco di Palermo e dell’Assessore all’Ambiente della Regione sicilia che hanno invitato tutti i sindaci ad aderire.
“Abbiamo deciso di sostenere questa campagna perché le trivelle nel nostro mare non sono altro che un “buco nell’acqua”, e perché siamo sicuri che questa è una battaglia che noi siciliani possiamo e riusciremo a vincere insieme a Greenpeace” – dichiarano Ficarra e Picone.
Cosa possiamo fare noi? Seguire il tour online sul sito www.notrivelletour.org e firmare la petizione online per chiedere ai sindaci di far sentire la propria voce e di sottoscrivere l’appello al Ministro dell’Ambiente.
* I comuni firmatari: Palermo, San Vito Lo Capo, Erice, Favignana, Pantelleria, Campobello di Mazara, Castelvetrano, Sciacca, Siculiana, Realmonte, Gela, Vittoria, Ragusa, Pozzallo, Noto, Caltanissetta, Enna, Trapani, Pachino. Hanno aderito anche: Alessandro Aricò, Assessore Regionale del Territorio e dell’Ambiente; Angelo Pizzuto, Commissario straordinario del Parco delle Madonie; On. Vincenzo Marinello Parlamentare dell’Assemblea Regionale Siciliana; AGCI-AGRITAL Sicilia; LegaCoop Pesca Sicilia; Comitato Stoppa la Piattaforma; Associazione Apnea Pantelleria Onlus.