Fare pipì in mare è davvero dannoso per l’ambiente?

Tempo di mare, di tanta sete e quindi di tanta pipì. Ma farla in mare è dannoso per l’ambiente? In realtà no, lo spiegano gli scienziati dell’American Chemical Society, ecco perché

Possiamo fare pipì in mare, non danneggia l’ambiente. Lo affermano con certezza gli scienziati dell’American Chemical Society, con argomentazioni incontrovertibili ed in effetti molto ragionevoli.

Ecco quali.

Innanzitutto, la quantità di pipì che possiamo produrre (anche pensando a tanta gente contemporaneamente) è davvero irrisoria rispetto all’acqua di un mare, per non parlare di un oceano.

Inoltre l’urea, componente fondamentale dell’urina, ovvero della nostra pipì, è la via con la quale il nostro corpo elimina l’azoto in eccesso ottenuto dal metabolismo delle proteine, e l’azoto è un’eccellente fonte di cibo per la vita delle piante marine.

Infine, in realtà, anche gli abitanti di mari e oceani fanno la pipì, e la fanno negli stessi mari e negli stessi oceani dove vivono abitualmente. Quindi perché non potremmo noi?

Ma non sempre!

Sebbene si possa fare pipì nell’oceano, NON fare pipì in aree protette come quelle con le barriere coralline e soprattutto non nelle piscine! – precisano gli scienziati – Le molecole contenenti azoto che rilasciamo (come l’urea) possono reagire con disinfettanti per piscine (cloro o bromo). Questa reazione produce molecole volatili che possono irritare occhi, naso e polmoni

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Per quanto riguarda le barriere coralline, queste sono strutture fragili e molto sensibili all’apporto extra di nutrienti. Poiché la pipì è essenzialmente un fertilizzante, questo può rompere un delicato equilibrio che già, purtroppo, stiamo rovinando.

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Fonte: American Chemical Society

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