Per preservare la vetta più alta del mondo, il Nepal limiterà la concessione dei permessi per scalare l’Everest. Un’ordinanza della Corte Suprema ha infatti imposto al governo del Paese di mettere un freno alle concessioni, che al momento vengono date a chiunque sia disposto a pagare 11 mila dollari
Così non si può andare avanti: per questo un’ordinanza della Corte Suprema ha imposto al governo del Nepal di mettere un freno alle concessioni per scalare l’Everest, che al momento vengono date a chiunque sia disposto a pagare 11 mila dollari.
La Repubblica dell’Himalaya ospita otto delle 10 vette più alte del mondo e accoglie centinaia di avventurieri ogni primavera, quando le temperature sono calde e i venti sono generalmente calmi. Ma la situazione sta degenerando, con l’Everest sempre più frequentato da alpinisti non sempre, purtroppo, rispettosi della natura.
L’avvocato Deepak Bikram Mishra, che aveva presentato una petizione chiedendo la riduzione dei permessi, ha detto all’AFP che la corte aveva risposto alle preoccupazioni dell’opinione pubblica riguardo alle montagne del Nepal e al suo ambiente.
Un enorme problema, infatti, resta la gestione dei rifiuti: di continuo sull’Everest (ma anche su altre vette dell’Himalaya vengono trovate tonnellate di spazzatura e plastica, una quantità inquietante di rifiuti, tra cui anche assorbenti igienici, attrezzatura da trekking e ciotole e cucchiai d’acciaio. Una vera e propria discarica abusiva.
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La sentenza, emanata a fine aprile ma solo da poco resa nota, afferma che le montagne devono essere rispettate e che si deve determinare un numero massimo adeguato di permessi. Il testo integrale della sentenza, comunque, non è stato pubblicato e attualmente non è noto alcun limite specifico al numero di permessi rilasciati.
Il Nepal attualmente concede i permessi a tutti coloro che ne fanno richiesta e sono disposti a pagare 11.000 dollari per scalare l’Everest, la vetta più alta del mondo con i suoi 8.849 metri sopra il livello del mare.
L’anno scorso, il Paese ha rilasciato 478 permessi, un vero e proprio record. E non è solo un problema legato alla gestione dei rifiuti: infatti almeno quattro degli 11 decessi avvenuti durante il picco di quell’anno sono stati attribuiti al sovraffollamento.
La decisione del tribunale ordina anche restrizioni sull’uso degli elicotteri che devono essere usati solo per i soccorsi di emergenza. Negli ultimi anni, infatti, gli elicotteri sono stati spesso utilizzati per trasportare in aereo le squadre di alpinisti ai campi base e su terreni pericolosi.
Una situazione complessivamente pericolosa, che la sentenza spera di poter modificare a vantaggio della natura e dell’ambiente.
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Fonte: France24
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