A pochi giorni di distanza dalla Giornata Mondiale per l'Ambiente, oggi sono gli oceani ad essere celebrati, in un appuntamento nato a Rio de Janeiro nel 1992 e che ricorre dal 2009 ogni 8 giugno per volontà dell'Onu e grazie alla collaborazione di acquari, musei e associazioni ambientali. La Giornata Internazionale degli Oceaninasce con l'intento di sensibilizzare cittadini e istituzioni sull'importanza della salvaguardia degli ambienti acquatici, che rappresentano ben il 70% della superficie del nostro pianeta.
A pochi giorni di distanza dalla Giornata Mondiale per l’Ambiente, oggi sono gli oceani ad essere celebrati, in un appuntamento nato a Rio de Janeiro nel 1992 e che ricorre dal 2009 ogni 8 giugno per volontà dell’Onu e grazie alla collaborazione di acquari, musei e associazioni ambientali. La Giornata Internazionale degli Oceani , la WOD – World Ocean Day 2011, nasce con l’intento di sensibilizzare cittadini e istituzioni sull’importanza della salvaguardia degli ambienti acquatici, che rappresentano ben il 70% della superficie del nostro pianeta.
Ma la loro importanza non si ferma alla vastità dell’estensione: gli oceani producono infatti oltre il 50% dell’ossigeno nell’atmosfera e ospitano l’80% della biodiversità presente sulla Terra. Da non dimenticare poi il loro ruolo fondamentale nell’economia mondiale, sulla quale influiscono attraverso servizi come turismo e pesca, per un valore totale stimato in 12.600 miliardi di dollari l’anno, e l’importante contributo dato all’eolico offshore.
Ma inquinamento, trasporti e pesca selvaggia minacciano ogni giorno di più questa importante risorsa, colpita quest’anno da due gravissimi disastri come la fuoriuscita di petrolio nel Golfo del Messico e lo tsunami in Giappone. Non solo eventi così eclatanti però: una delle maggiori minacce per gli ecosistemi marini è quella dell’acidificazione degli oceani che, come spiega Julia Marton-Lefevre, direttore generale dell’Unione mondiale per la conservazione della natura, “sta avanzando a un ritmo allarmante, cento volte più veloce rispetto a quello naturale“. L’acidificazione è un fenomeno strettamente legato alle emissioni di CO2nell’atmosfera: a causa del loro aumento l’acqua dei mari diventa più acida, rischiando di far scomparire numerosi organismi marini alla base della catena alimentare.
Ma anche la pesca eccessiva e scorretta rappresenta un pericolo per le nostre acque: secondo il Wwf , il 76% delle risorse ittiche del mondo sono già sfruttati al massimo della capacità. Altro discorso per l’inquinamento, da trasporti ma non solo: se infatti si stima che oltre il 90% degli scambi commerciali avvenga via mare (con i conseguenti rischi di fuoriuscite di materiali pericolosi e contaminazione delle acque), anche l’80% dell’inquinamento marino deriva da attività terrestri, dato che tra la spazzatura nei mari troviamo al primo posto i mozziconi di sigarette o sigari (dati Unep), seguiti da bottiglie di plastica (9,8%) e buste di plastica (8,5%), lattine di alluminio (7,6%), coperchi (7,3%) e bottiglie di vetro (5,8%).
Proprio per ricordarci quanto siano fondamentali per la nostra esistenza gli ecosistemi marini, oggi in Italia e nel mondo prenderanno il via diverse manifestazioni; sul sito World Ocean Network è inoltre possibile visionare alcuni suggerimenti per iniziative di gruppo o personali, secondo il tema “Giovani: la prossima ondata di cambiamento”, come pulizia di spiagge, laghi e fiumi o la proposta di indossare, nella giornata di oggi, una maglietta blu come segno distintivo. A New Yorkl’Empire State Building sarà illuminato di bianco, blu e viola mentre all’Acquario di Genova verranno rilasciati quattro esemplari di tartarughe Emys nel sito del fiume Centa e ci saranno due incontri, “Pesce ritrovato” (ore 16.30) dedicato alle specialità ittiche spesso dimenticate, e “Un tuffo nel Mediterraneo tra scienza e fumetto” (ore 17.50).
Anche l’Acquario di Livorno sarà protagonista della giornata, con una visita guidata per bambini condotta dalla mascotte Polpo Otto, mentre a Trapani si terranno incontri e dibattiti sulla tutela e la promozione del Mediterraneo e verranno esposte alcune foto della mostra “Pelagos – Festival internazionale del mare”.
E viene presentata oggi anche la Turtle Week 2011, la settimana dedicata dal WWF ad uno degli animali simbolo dell’ecosistema marino e dei pericoli che lo minacciano, la tartaruga marina. Si è iniziato oggi con la liberazione di alcuni esemplari all’Oasi WWF Dune degli Alberoni, nel Lido di Venezia, ma le celebrazioni si terranno lungo tutta la settimana dal 14 al 19 giugno, con iniziative sulle spiagge di tutta Italia, mostre, laboratori e la grande festa finale il 19 a Molfetta.
Eleonora Cresci