Se vi trovate a Palermo nei prossimi week end avrete la possibilità di trovarvi nel bel mezzo del Festival “Le vie dei tesori” che partirà il 1° ottobre con l'apertura al pubblico di 92 luoghi di arte, scienza, natura e cripte. Tutto con 1 solo euro di contributo.
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“Le vie dei tesori, tutta la mia città”: se vi trovate a Palermo nei prossimi week end avrete la possibilità di trovarvi nel bel mezzo del Festival “Le vie dei tesori” che partirà il 1° ottobre con l’apertura al pubblico di 92 luoghi di arte, scienza, natura e cripte. Tutto con 1 solo euro di contributo.
La decima edizione della manifestazione, in programma fino al 30 ottobre, prevede anche più di 120 passeggiate urbane e naturalistiche; 65 laboratori per bambini, 10 grandi eventi tra incontri e concerti e, nell’ultimo fine settimana (28-29-30 ottobre) e una Notte Bianca nei luoghi dell’itinerario arabo-normanno dell’Unesco, grazie alla collaborazione con la Fondazione Unesco Sicilia.
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Due sono i siti “fuori programma” che si aggiungono ai 90 fruibili per i cinque weekend: la chiesa di Santa Caterina, in piazza Bellini, che sarà aperta ogni venerdì, sabato e domenica dalle 10 alle 17.30, e la Chiesa della Pinta (piazza della Pinta, angolo via dei Benedettini), che si potrà visitare ogni sabato e domenica dalle 10 alle 17.30.
Insomma, un grande Festival della città aperta, narrata, vissuta, tra palazzi aristocratici, ville, chiese, cripte, teatri. Noi abbiamo selezionato 5 luoghi meravigliosi per perdersi nella bellezza della Palermo nascosta.
CHIESA DELLA PINTA
Si mostra al pubblico, dopo un lungo restauro, la chiesa di Santa Maria dell’Itria, detta La Pinta, tra San Giovanni degli Eremiti e Palazzo Reale. Prende il nome dalla preesistente chiesetta di epoca bizantina che sorgeva nell’attuale piazza Vittoria, che era dipinta (da qui il nome La Pinta) e dove nel 1562 fu recitata “La creazione del mondo” del monaco Teofilo Folengo, chiamato L’Atto della Pinta, la prima rappresentazione sacra di cui si abbia notizia in Sicilia. Quella chiesa nel 1648 fu abbattuta per fare posto a due bastioni a difesa del Palazzo Reale. Così l’Arciconfraternita della Pinta si spostò nel 1662 in questa nuova sede. L’interno è impreziosito dagli stucchi di Giuseppe Serpotta, da affreschi e dal pavimento d’epoca.
CAMERA DELLE MERAVIGLIE
Sembra uscita da uno dei racconti della principessa Sharazad, la “Stanza dei decori arabi”. In via Porta di Castro, all’interno di un’abitazione privata, si nascondeva, fino a poco più di un anno fa, una piccola stanza dalle pareti di gusto arabo, coperte da diversi strati di intonaco. La sua storia e la sua funzione sono avvolte nel mistero: si tratterebbe di un luogo adibito a riti iniziatici legati alla Massoneria e all’esoterismo islamico. A confermarlo sarebbero i simboli presenti alle pareti e il ripetersi del numero 7 (nelle misure dalla stanza, nella ripartizione delle scritte, nel numero delle lucerne). Realizzata probabilmente nel diciannovesimo secolo, è caratterizzata da eleganti e sinuose scritte arabeggianti in oro e argento su fondo blu.
GIARDINI DI PALAZZO REALE
I l giardino sopra le mura di Palazzo Reale è un luogo lontano, prezioso, colmo di piante rare, virgulti, succulente, fiori, disposti in ordinati settori, ognuno dedicato ad un genere: qui le plumelie, lì gli aranci amari, qui i cactus, lì le ninfee. Si sale lungo la strada che una volta percorrevano le carrozze e si arriva ad un ambiente sospeso tra terra e cielo: il giardino sopra le mura – di cui si hanno le prime tracce nelle cronache dell’arabo Ibn Jubair nel 1184 – riluce dei tempi in cui era Genoard, sotto Guglielmo II, luogo di delizie tanto che Boccaccio vi ambientò una delle novelle del Decamerone. Il giardino ha sempre seguito le vicende di Palazzo Reale: dimora o fortificazione, e stette a guardare quando il Ferramolino fece costruire il bastione San Pietro, a metà ‘500: risale a quegli anni un passaggio sotterraneo che corre lungo l’intero bastione: serviva per le ronde che tenevano sotto controllo eventuali attacchi.
4) MUSEO INTERNAZIONALE DELLE MARIONETTE
Un tuffo nella leggenda con pupi di mezzo mondo. A ll’interno del Museo internazionale delle marionette “Antonio Pasqualino”, nato grazie all’impegno del suo fondatore – medico chirurgo e insigne antropologo – è possibile ammirare la più ricca collezione di pupi, non soltanto palermitani, con le teste tonde in legno e gli occhi mobili, ma anche catanesi, di altezza maggiore e più rigidi nella gambe, e napoletani. Burattini, figure animate, marionette e attrezzature di scena provenienti da ogni parte del mondo, dalla Francia alla Thailandia, dalla Spagna al Vietnam, contribuiscono ad arricchire di magia questo museo la cui biblioteca accoglie circa tremila volumi di storia delle tradizioni popolari, storia dei pupi e delle marionette, numerosi copioni manoscritti risalenti al XIX secolo.
MIQVEH
Il bagno rituale dell’antico quartiere ebraico. Il quartiere brulicava di commerci e di artigianato. C’era la sinagoga gremita per le celebrazioni del sabato. E c’erano i bagni rituali, utilizzati dalle donne per i rituali di purificazione dopo le gravidanze e il ciclo mestruale. Dell’antico quartiere degli ebrei, cacciati via dalla Sicilia nel 1492 come da tutto il Regno di Spagna, sono rimasti gli antichi vicoli e alcune importanti tracce. Il bagno rituale – il Miqveh – è stato rintracciato qui, nell’atrio di Palazzo Marchesi. Per anni era stato interpretato dagli studiosi come luogo di sepoltura, ma poi la sua posizione e il fatto che il suo fondo sia sempre bagnato dalle acque del Kemonia ha convinto gli esperti a identificarlo come Miqveh.
I coupon e gli ingressi
Per visitare i diversi luoghi, potrete acquistare sul sito www.leviedeitesori.it i coupon per le visite guidate: a disposizione coupon da 10 euro per 10 visie guidate in 10 posti a scelta; coupon da 5 euro per 4 visite guidate in 4 posti a scelta; coupon da 2 euro per una visita singola.
Sui siti sarà possibile trovare soltanto i biglietti cartacei validi per una visita singola. È attivo ogni giorno dalle 10 alle 18 il centro informazioni della manifestazione: il numero è 091. 8420062.
Quest’anno nasce anche la Carta Gold, una tessera nominativa che consentirà agli appassionati di accedere liberamente ai 90 siti del Festival. I titolari della Carta Gold, a fronte di un contributo di 50 euro, contribuiranno a sostenere inoltre il restauro del portale di Palazzo Alliata di Villafranca.
La Notte Bianca Unesco
Il gran finale è affidato alla Notte bianca nei 9 siti dell’itinerario arabo-normanno appena riconosciuto dall’Unesco: Palazzo Reale e Cappella Palatina, chiesa di San Giovanni degli Eremiti, chiesa di Santa Maria dell’Ammiraglio, chiesa di San Cataldo, Cattedrale, Zisa, Ponte dell’Ammiraglio, Cattedrale di Cefalù, Cattedrale di Monreale.
I 7 siti a Palermo saranno aperti venerdì 28 ottobre dalle 20 alle 24, mentre la Cattedrale di Monreale sabato 29 dalle 20 alle 24 e la Cattedrale di Cefalù domenica 30 dalle 17 alle 21.
Per la Notte bianca, l’ingresso, con visita guidata, sarà gratuito.
“Le Vie dei Tesori Kids”
In 7 tra i 90 tesori aperti alla città (Spasimo, Palazzo di Città, Oratorio di San Lorenzo, Museo Salinas, Villa Whitaker, Archivio di Stato-sede Catena, Ecomuseo del mare, dove sarà possibile noleggiare passeggini gratuitamente) si svolgeranno alle 11 di ogni domenica visite guidate animate per i più piccini e laboratori sulla lettura, l’archeologia, le mummie
“Le Vie dei Tesori Village”
Nelle prime due settimane di ottobre si troverà nelle zone pedonali del centro storico di Palermo un volto a promuovere le eccellenze dell’artigianato e del gusto, in collaborazione con l’assessorato alle Attività produttive del Comune. Dal 3 al 9 ottobre in corso Vittorio Emanuele e dal 10 al 16 ottobre in via Maqueda.
Infine, grazie alla collaborazione con San Lorenzo Mercato e con la facoltà di Scienze e tecnologie agro-alimentari dell’Università di Palermo, sono in programma quattro incontri-degustazioni al San Lorenzo Mercato nei venerdì della manifestazione (venerdì 7, 14, 21, 28 ottobre alle 18).
Per ulteriori informazioni potete visitare la pagina Facebook dell’evento.
Germana Carillo