Terra Futura 2010: tutti a Firenze per per parlare di sostenibilità ambientale e buone pratiche

Comunità sostenibili e responsabili: è questo il filo conduttore di Terra Futura 2010, la settima edizione della mostra convegno internazionale delle buone pratiche di sostenibilità in programma a Firenze (Fortezza da Basso) da oggi fino al 30 maggio.

Comunità sostenibili e responsabili: è questo il filo conduttore di Terra Futura 2010, la settima edizione della mostra convegno internazionale delle buone pratiche di sostenibilità in programma a Firenze (Fortezza da Basso) da oggi fino al 30 maggio.

Un evento fortemente voluto da Fondazione culturale Responsabilità Etica Onlus per il sistema Banca Etica, Regione Toscana e Adescoop-Agenzia dell’Economia Sociale, insieme ai suoi partner Acli, Arci, Caritas Italiana, Cisl, Fiera delle Utopie Concrete e Legambiente; una tre giorni per discutere e dimostrare come proprio dalle città e dai territori possa – e debba – nascere il cambiamento.

Tredici sezioni tematiche (energie alternative, commercio equo, bio-edilizia, finanza etica, turismo sostenibile, agricoltura biologica, ecc.), 600 aree espositive con 5000 enti rappresentati, 200 appuntamenti culturali con più di 800 relatori, 40 presentazioni di libri, 250 animazioni e laboratori: questi sono i numeri di Terra Futura.

Si parla di sostenibilità ambientale, consumo critico e responsabilità sociale di impresa, argomenti che toccano tanto le pratiche di governo quanto gli stili di vita individuali: da un progetto di coesione sociale in un comune difficile alla periferia Milano al “supermercato solidale” di una città toscana che permette alle famiglie in gravi difficoltà economica di fare la spesa gratis; dall’esperienza della riconversione sostenibile di alcune aziende calzaturiere a quelle dei GAS per impianti fotovoltaici.

Ma non solo: si parlerà anche del progetto RACES del Comune di Firenze, che vede 250 famiglie impegnate a ridurre i loro consumi domestici di energia e acqua; di reinserimento sociale dei detenuti; dell’eco-villaggio costruito in Abruzzo dopo il terremoto e delle esperienze di chi vuole far nascere qualcosa di buono e sostenibile nei territori di mafia.

Una parte fondamentale la avranno inoltre quei Comuni virtuosi che già oggi sono esempio di buone pratiche amministrative che aiutano a gestire in modo sostenibile il territorio e la cittadinanza.

Infine il web, strumento tra i più democratici, ottimo per creare reti e diffondere informazioni altrimenti difficilmente accessibili: da ZOES, il primo social network sui temi della sostenibilità, al portale in cui si incontrano domanda e offerta dei GAS e dei produttori, o a quello che mette in contatto chi cerca “compagni” di car sharing.

L’ingresso a Terra Futura è libero. Per vedere il programma completo di tutte le iniziative e tutti gli espositori partecipanti consultate il sito www.terrafutura.it.

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