Oggi 5 febbraio è la Giornata nazionale di prevenzione dello spreco alimentare. In Italia, quest'ultimo vale quasi 16 miliardi, di cui 12 nelle nostre case. Lo rivelano i dati Waste Watcher presentati alla Fao
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Oggi 5 febbraio è la Giornata nazionale di prevenzione dello spreco alimentare. In Italia, quest’ultimo vale quasi 16 miliardi, di cui 12 nelle nostre case. Lo rivelano i dati Waste Watcher presentati alla Fao.
Secondo l’analisi, nelle case degli italiani finiscono più speso nella spazzatura le bevande analcoliche, i legumi, la frutta fresca, la pasta fresca ma anche pane e verdure.
La buona notizia è che siamo sempre più sensibili al tema, per questo 2 italiani su 3, pari al 64% degli intervistati, gettano il cibo solo una volta al mese (16%) o persino più raramente (48%). Il 15% lo fa una volta alla settimana e il 13% ogni due settimane, solo l’1% dichiara di sprecare quotidianamente il cibo.
Siamo sulla buona strada se si considera che questi dati, messi a confronto con quelli del biennio 2014/2015, mostrano che allora 1 italiano su 2 gettava il cibo ogni giorno. Oggi inoltre, 4 italiani su 10 (il 38%) hanno imparato a gestire meglio il cibo acquistato.
Lo spreco di cibo supera tutti gli altri
Nonostante gli sforzi e il miglioramento, lo spreco di cibo continua a essere in testa alla classica negli ultimi 5 anni, superando gli sprechi idrici, energetici o monetari. In altre parole, il settore alimentare è quello in cui il 74% degli italiani spreca di più.
Parlando di spreco “percepito” e non monitorato realmente in casa, secondo gli italiani in casa si gettano 2,4 kg di cibo ogni mese a famiglia (circa 600 grammi settimanali), per un valore corrispettivo di 28 €.
Le soluzioni adottate
Come si corre ai ripari? Secondo l’analisi di Waste Watcher, il 65% degli italiani controlla il contenuto della propria dispensa prima di fare la spesa, il 61% congela il cibo a rischio deperibilità e il 54% cerca di cucinare la quantità di cibo che va consumata nell’immediato.
La cucina degli avanzi è praticata da un italiano su 2, ma solo 1 su 3 (34%) richiede al ristorante una bag per trasportare a casa il cibo che non ha consumati.
Dove compriamo
Anche le abitudini di acquisto influiscono sugli sprechi. I negozi al dettaglio sono sempre meno frequentati dai consumatori (18%), così come il mercato (15%) a favore della supremazia dei supermercati frequentati da 7 italiani su 10 e degli ipermercati (3 italiani su 10). Aumentano anche gli acquisti online, praticati dall’8% degli intervistati.
Le vignette di Altan
In occasione della Giornata contro lo spreco alimentare, alla Fao saranno in mostra alcune opere di Altan sul tema. L’artista, con la sua inimitabile ironia, ci mostra i nostri errori e ci invita a riflettere su quanto sia importante razionalizzare i consumi, a partire dalla tavola.
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Francesca Mancuso