Spiaggia rosa: una raccolta fondi per salvare Budelli dall’asta

Una campagna fondi per acquisire l'isola di Budelli al patrimonio pubblico. È questa l'idea lanciata dal Parco Parco Nazionale dell'Arcipelago di La Maddalena, per scongiurare il rischio che questo patrimonio ambientale e paesaggistico unico in tutto il Mediterraneo, sottoposto a procedimento di asta fallimentare dal Tribunale di Tempio per un valore stimato in tre milioni di euro, finisca in mano ai privati.

Una campagna fondi per acquisire l’isola di Budelli al patrimonio pubblico. È questa l’idea lanciata dal Parco Parco Nazionale dell’Arcipelago di La Maddalena, per scongiurare il rischio che questo patrimonio ambientale e paesaggistico unico in tutto il Mediterraneo, sottoposto a procedimento di asta fallimentare dal Tribunale di Tempio per un valore stimato in tre milioni di euro, finisca in mano ai privati.

In due lettere distinte il Presidente Giuseppe Bonanno ha chiesto sia a Ministero dell’Ambiente e Regione Autonoma della Sardegna un intervento diretto sulla questione della vendita dell’Isola di Budelli, pur nella consapevolezza dei limiti imposti dalla finanza pubblica, che un appello per mettere in piedi una campagna di raccolta fondi.

Il Ministero dell’Ambiente e la Regione Autonoma della Sardegna, infatti, per l’esercizio del diritto di prelazione devono fare i conti con le difficoltà economiche, finanziarie e i limiti imposti dalla finanza pubblica. Per tale motivo l’Ente Parco intende promuovere, coinvolgendo Ministero, Regione e le principali associazioni ambientaliste del paese, una raccolta fondi utile a raccogliere le somme necessarie destinate all’esercizio del diritto di prelazione per l’acquisizione dell’Isola che fece da sfondo al film “Deserto rosso” di Michelangelo Antonioni al patrimonio pubblico.

Lega Ambiente, WWF, FAI, Italia Nostra, Lipu, Greenpeace, Amici della Terra, Anfc Animal & Nature Conservation Found, A.I.W Associazione Italiana per la Wilderness, A.N.T.A Associazione Nazionale per la Tutela dell’Ambiente, C.A.I Club Alpino Italiano,Centro per la Conservazione della Natura, C.T.S Centro Turistico studentesco e Giovanile: sono queste alcune delle associazioni alle quali l’Ente Parco ha rivolto e lanciato l’appello, insieme a ministero e regione.

Sarebbe opportuno e importante che un così pregevole e per certi versi unico patrimonio ambientale, culturale e paesaggistico, riconosciuto a livello mondiale, possa diventare patrimonio di tutti – spiega il Presidente Bonanno – Proprio per questo motivo ci siamo rivolti alle istituzioni che direttamente potrebbero intervenire nei limiti imposti dai numerosi vincoli della finanza pubblica, ma oltre a queste potrebbero entrare proficuamente in scena le associazioni ambientali perché possano valutare, insieme al Parco, il lancio di una grossa campagna di raccolta fondi nazionale“.

In effetti, basterebbe che tre milioni di italiani donassero un euro alla causa per regalare al mondo intero questa ricchezza. L’obiettivo è ambizioso ma non impossibile: con appena un euro a testa questo paradiso sarebbe salvo.

Roberta Ragni

Photo credit Tommaso Gamboni

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