Spiagge e fondali puliti 2013: raccolte 25 tonnellate di rifiuti

25 tonnellate di rifiuti abbandonati sono stati raccolti nel corso del weekend dai volontari di Legambiente. Il consueto appuntamento annuale con Spiagge e fondali puliti - Clean up the Med, la campagna di Legambiente dedicata alla pulizia delle coste, ha raggiunto buoni risultati nonostante il maltempo abbia fatto rinviare alcuni eventi

25 tonnellate di rifiuti abbandonati sono stati raccolti nel corso del weekend dai volontari di Legambiente. Il consueto appuntamento annuale con Spiagge e fondali puliti – Clean up the Med, la campagna di Legambiente dedicata alla pulizia delle coste, ha raggiunto buoni risultati nonostante il maltempo abbia fatto rinviare alcuni eventi.

Tra venerdì e domenica, centinaia di località balneari sono state ripulite dai rifiuti abbandonati su arenili e fondali o trasportati dai fiumi e risputati dal mare. Nonostante i buoni risultati, Legambiente punta a raddoppiarli, sperando di raggiungere le 500 tonnellate con i lidi dove le operazioni sono state rimandate e devono dunque essere ancora svolte.

Non solo i volontari di Legambiente. Ad aderire all’iniziativa sono stati anche gli studenti delle scuole, per sensibilizzare alla diffusione delle buone pratiche di sostenibilità ambientale attraverso incontri, punti informativi e giochi di gruppo per i piccoli.

Quali i rifiuti raccolti? Più o meno le stesse tipologie trovate durante le passate edizioni: mozziconi e filtri di sigarette in testa, seguiti da bottiglie e sacchetti di plastica. Ma vi sono anche catrame, recipienti metallici e rifiuti ingombranti come elettrodomestici, a pezzi o tutt’interi, in linea con i risultati degli studi internazionali più recenti sulla spazzatura in mare.

Il nemico numero uno del mare è la plastica, che secondo l’Unep, il Programma delle Nazioni Unite per l’Ambiente, costituisce il 60-80% del totale della spazzatura trovata nelle acque, con punte del 90-95% in alcune aree.

Spiega Legambiente che sono 500 le tonnellate di rifiuti in plastica che complessivamente galleggiavano nel Mediterraneo nell’estate 2010 secondo l’Istituto francese di ricerca sullo sfruttamento del mare (Ifremer) e l’Università di Liegi: la concentrazione di frammenti plastici riscontrata a largo di Spagna, Francia e nord Italia superava addirittura quella dei cosiddetti “continenti spazzatura” presenti nell’Oceano Pacifico e Atlantico. Quella più alta era nel nord del Tirreno e a largo dell’Isola d’Elba con 892.000 frammenti plastici per km2, rispetto ad una media di 115.000.

Sono 24 anni che organizziamo Spiagge e fondali puliti – dichiara la direttrice generale di Legambiente Rossella Muroni – e continueremo a portarla avanti, nella speranza che un giorno non troppo lontano non sia più necessario andare a raccogliere spazzatura gettata in mezzo alla natura, sui litorali o direttamente in mare. La partecipazione a questa campagna, che ha per altro, ormai, un respiro internazionale, è cresciuta con costanza, ma l’informazione e il coinvolgimento dei cittadini ancora non basta. L’ignoranza di chi abbandona i rifiuti va combattuta ancora, con forza, così come i comportamenti illegali“.

Più pulito significa anche più bello. Non a caso, dopo aver contribuito a rimuovere la spazzatura dalle spiagge italiane, Legambiente ha lanciato un nuovo concorso, La più bella sei tu, per stabilire qual è la spiaggia più bella d’Italia.

Come fare? Basta segnalarla attraverso i social network, Twitter: #laspiaggiapiùbella, Facebook e il sito internet Legambiente.it/lapiubella per stilare la nuova top ten del nostro mare. Insieme al nome della spiaggia occorre fornire anche la motivazione della scelta. Le segnalazioni saranno valutate da una giuria di esperti di Legambiente e incrociate con i dati raccolti per la Guida Blu 2013.

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