Un insegnante ci ha cambiato la vita, la maestra dell'asilo o delle elementari, o forse è successo quando eravamo un po' più grandi, alle scuole superiori. Approfittiamo della Settimana Italiana dell'insegnante per ringraziare, dopo tanti anni, quel maestro. ringraziaundocente
Indice
Un insegnante ci ha cambiato la vita, la maestra dell’asilo o delle elementari, o forse è successo quando eravamo un po’ più grandi, alle scuole superiori. Quel gesto, quell’insegnamento, è rimasto impresso nella nostra mente e ancora oggi lo ricordiamo come un qualcosa che ci ha cambiato per sempre la vita. Approfittiamo della Settimana Italiana dell’insegnante per ringraziare, dopo tanti anni, quel maestro.
Anche alla luce dei tanti, troppi casi di bullismo e gesti di violenza nei confronti degli insegnanti, la Settimana assume ancora più importanza.
Giunta alla sua quarta edizione, l’iniziativa è volta proprio a sottolineare l’importanza che maestri e professori hanno nella nostra vita. Anche quest’anno, l’hashtag che la rappresenta è #RingraziaUnDocente, attraverso il quale tutti noi, non solo gli studenti di oggi, possiamo postare sui social network il nostro ringraziamento nei confronti dell’insegnante che ha rappresentato qualcosa di importante nella nostra vita.
A promuovere la Settimana sono i ragazzi dell’Istituto “Galilei-Costa” di Lecce che curano il progetto “MasterProf” in collaborazione con Your Edu Action.
MasterProf è il progetto ispirato al Global Teacher Prize (conosciuto anche come Premio Nobel per l’Insegnamento) ma in realtà non è una competizione visto che verranno pubblicate tutte le storie di docenti “extra-ordinari” che i ragazzi riusciranno ad individuare. Sul sito del progetto c’è sia la possibilità di effettuare delle segnalazioni (da parte di studenti, dirigenti, colleghi, amici, parenti) che di autoproporsi. I meriti ricercati sono oltre a metodi e pratiche innovative, anche riconoscimenti professionali, contributo nell’aprire le menti, nell’educare cittadini globali, nel rendere la docenza accessibile, nel coinvolgere il territorio.
Il simbolo della Settimana italiana dell’insegnante non poteva che essere una margherita multicolore “petalosa”, che raccoglie in sé diversi significati:
“È in assoluto il fiore più semplice, si trova ovunque, evoca una continua primavera del sapere, nel linguaggio dei fiori rappresenta la pazienza, nei colori ci sono tutte le sfumature della professione e poi, come non sottolineare che è anche un logo …petaloso?” spiegano i ragazzi. “In Italia i docenti si meriteranno una ‘margherita’ in ogni possibile forma, da quella reale, appena colta, bella e profumata fino a quella anche semplicemente disegnata, sul quaderno, su un foglio, su un cartoncino o su un poster”.
Tra i testimonial della Settimana vi sono Massimo Inguscio, Franco di Mare, Beppe Severgnini, Gian Luigi Beccaria, Carlo Verdone, Paolo Ruffini, Paolo Crepet, Alessandro D’Avenia, Oscar Farinetti e il comico Pintus. Tutti loro, ma anche altri nomi noti, hanno puppblicato sui social una foto con in mano un foglio su cui c’è scritto “Gli Insegnanti sono Importanti” insieme all’hashtag #ringraziaundocente.
Carlo Verdone: “Gli Insegnanti Sono Importanti”
– Settimana Italiana dell’Insegnante, dal 7 al 13 Maggio 2018#RingraziaUnDocente anche tu! pic.twitter.com/y0iJKYWr0t— YourEduAction (@Your_EduAction) 5 maggio 2018
Da sempre GreenMe ha dato voce all’importanza degli insegnanti, dei loro gesti significativi che in alcuni casi hanno garantito un’istruzione a chi non ne avrebbe avuto la possibilità, o ancora di quelli che non si fermano neanche davanti all’orrore della guerra, combattendola a suon di musica.
Riscopriamo insieme 10 storie di maestri che hanno cambiano la vita dei loro ragazzi.
Kinsey e gli alunni al suo matrimonio
In uno dei giorni più importanti della propria vita, si devono avere vicino le persone più care. È quello che ha pensato la maestra Kinsey che ha invitato alle sue nozze tutti i suoi studenti. Studenti speciali, visto che Kinsey French insegna al Rock Creek di Christian Academy di Louisville, un campus a misura di bambini con sindrome down.
LEGGI: L’insegnante che ha invitato i suoi alunni speciali al suo matrimonio (FOTO)
Owura trasforma la lavagna in un PC
Owura Kwadwo originario di Kumasi fa il maestro in Ghana, dove purtroppo nelle scuole manca spesso il materiale didattico. Per questo, avendo anche studiato grafica, ha pensato di trasformare almeno visivamente la lavagna in un computer. Così, ha insegnato ai suoi alunni a creare un documento word.
LEGGI: L’insegnante che trasforma la lavagna in un pc per i suoi alunni che non ne hanno mai visto uno
Hanan, la maestra che insegna l’amore e conquista il Nobel
Hanan Al Hroub è cresciuta in un campo profughi di Betlemme, in Palestina. Un giorno, mentre i suoi figli stavano tornando a casa da scuola, hanno assistito ad una sparatoria in strada, nel corso della quale il papà è rimasto ferito. Ha cercato così di aiutare i bambini, a partire dai figli, a superare i traumi della violenza. Hanan li incoraggia a lavorare insieme, a collaborare e a fidarsi l’uno dell’altro. Il messaggio che l’insegnante vuole trasmettere è che conoscenza ed educazione sono le uniche armi di cui un essere umano può (e deve) disporre. Hanan si è anche aggiudicata il Global Teacher Prize, il cosiddetto Nobel per l’insegnamento.
LEGGI: La coraggiosa maestra che insegna ai bambini dei campi profughi (VIDEO)
Antonio regala i libri ai bambini
A bordo della sua ApeCar, l’ex maestro Antonio La Cava per anni ha percorso in lungo e in largo le strade della Basilicata col suo originale Bibliomotocarro. L’obiettivo? Donare libri gratis ai bambini.
Saber, in bici sulla neve per portare i libri
Saber Hosseini è un maestro che vive in Afghanistan. I bambini che vivono nelle aree più remote del Paese non hanno la possibilità di andare a scuola né di accedere alla cultura, all’istruzione o a una biblioteca. Per questo Saver pedala anche in mezzo alla neve per raggiungere le località più povere dell’Afghanistan e portare libri da leggere ai bambini.
LEGGI: Il maestro afghano che porta i libri in bici ai bambini che non possono andare a scuola (VIDEO)
Chris e i complimenti
La sua missione è quella di insegnare l’autostima ai bimbi affetti da disabilità, soffermandosi non su quello che non sono in grado di fare ma sulle cose che sanno fare meglio. In questo modo, i bambini imparano a guardare loro stessi e gli altri con occhi diversi. Per farlo, Chris Ulman ogni mattina dà inizio alle sue lezioni elogiando uno alla volta tutti gli studenti.
LEGGI: L’insegnante che ogni giorno fa 10 minuti di complimenti ai suoi studenti disabili (FOTO)
John e i disegni sui compiti
John Zadrozny, insegna in Thailandia e ha trovato un modo per rendere i compiti scolastici meno noiosi, trasformando gli scarabocchi dei suoi studenti in capolavori esilaranti. All’inizio i ragazzi disegnavano sui compiti perché erano annoiati ma, dopo aver capito che cosa era in grado di fare il loro insegnante, hanno iniziato a disegnare di più.
LEGGI: Disegni sui compiti con gli studenti. L’insegnante che educa divertendosi
ShaRee’ e il suo abito colorato
Per rendere indimenticabile l’ultimo giorno di scuola dei suoi allievi di prima elementare, la maestra ShaRee’ Castlebury ha deciso di indossare un abito decorato interamente da loro. Un’idea originale che ha fatto immediatamente il giro del web.
LEGGI: L’insegnante che si è fatta colorare il vestito dai suoi alunni per l’ultimo giorno di scuola (FOTO)
Hirotaka, il maestro artista
Avvicinare i bambini e i ragazzi all’arte, non solo attraverso i classici programmi ministeriali. Così l’insegnante giapponese Hirotaka Hamasaki ha disegnato sulla lavagna straordinarie opere d’arte, da “L’Ultima cena” di Leonardo da Vinci a “Guernica” di Picasso, dai personaggi di Miyazaki a “La grande onda di Kanagawa”. Conosciuto con lo pseudonimo di Hamacream, è un insegnante di graphic designer di fama internazionale.
LEGGI: L’insegnante giapponese che trasforma la lavagna in opere d’arte (FOTO)
Nancie e l’amore per la scrittura e la lettura
Nancie Atwell è considerata la maestra migliore del mondo. Il suo metodo di insegnamento incoraggia i bambini alla scrittura e alla lettura libera. E a quanto pare funziona visto che i suoi studenti ogni anno leggono fino a 40 libri e compongono ciascuno circa 20 scritti degni di pubblicazione, tra prosa e poesia.
Francesca Mancuso