Non solo la potentissima immagine "Una donna palestinese stringe il corpo di sua nipote" del palestinese Mohammed Salem, vincitrice del World Press Photo of the Year. Al Palazzo delle Esposizioni di Roma, fino al 9 giugno, sono esposti gli scatti premiati dal più prestigioso concorso di fotogiornalismo internazionale. Guardate e leggete le storie che ci raccontano.
Il World Press Photo 2024 presenta le migliori fotografie documentarie e di fotogiornalismo selezionate da una giuria indipendente. Per la sua 67a edizione, il concorso ha coinvolto 3.851 fotografi da 130 Paesi, con 61.062 foto e contributi open format. L’esibizione è stata inaugurata al Palazzo delle Esposizioni il 9 maggio e rimarrà fino al 9 giugno.
Le foto vincitrici, annunciate il 18 aprile, documentano temi urgenti come conflitti, disordini politici, crisi climatica e migrazioni. Queste immagini mirano a sensibilizzare il pubblico sugli eventi attuali e a sottolineare l’importanza della libertà di stampa.
Vincitori 2024:
- World Press Photo of the Year: Mohammed Salem con la foto di una donna palestinese che stringe il corpo della nipote, uccisa da un missile israeliano a Gaza. La giuria ha elogiato la composizione rispettosa dell’immagine.
- World Press Photo Story of the Year: Lee-Ann Olwage con il progetto “Valim-babena”, che ritrae la vita di un uomo con demenza e sua figlia in Madagascar, esplorando il tema del dovere familiare e l’amore filiale.
- World Press Photo Long-Term Project: Alejandro Cegarra con “I due muri”, documentando la crisi migratoria al confine messicano e le sue conseguenze per le famiglie di migranti.
- World Press Photo Open Format Award: Julia Kochetova con “La guerra è intima”, un progetto multimediale che intreccia fotografie, poesia e audio per rappresentare la vita quotidiana in guerra.
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