Ben 30.827 visitatori professionali, numerosi acquirenti provenienti da Egitto, Emirati Arabi Uniti, Libano,Tunisia, Turchia, Brasile, Cina, Giappone, Russia, USA, 700 appuntamenti organizzati per gli espositori interessati al settore dell’export e 350 giornalisti accreditati.
Ben 30.827 visitatori professionali, numerosi acquirenti provenienti da Egitto, Emirati Arabi Uniti, Libano,Tunisia, Turchia, Brasile, Cina, Giappone, Russia, USA, 700 appuntamenti organizzati per gli espositori interessati al settore dell’export e 350 giornalisti accreditati.
È questo il bilancio della ventiduesima edizione del Sana (Salone internazionale del Naturale) che si è appena conclusa a Bologna. Un’edizione che ha segnato ancora una volta la centralità di questo evento dedicato al biologico e agli stili di vita eco-sostenibili, in grado di fornire agli operatori tutti gli strumenti necessari per conoscere le ultime novità del settore e crescere professionalmente.
“Un’edizione – ha commentato Marco Momoli, Exhibitor Manager di Sana – che ha anticipato l’orientamento specifico verso le imprese e gli operatori professionali che dal prossimo anno sarà il suo tratto distintivo”.
Tra gli interventi anche quello del Ministro alle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, Giancarlo Galan, che ha evidenziato il ruolo e l’impegno del Mipaaf “presente a Sana per promuovere il patrimonio agroalimentare italiano, in particolare il biologico”.
Tra le novità del Sana di quest’anno va ricordato il confronto aperto con i Paesi del Mediterraneo, in previsione dell’apertura di un corridoio di libero scambio con essi per il prossimo anno, che ha visto l’arrivo di numerosi buyers ed esperti, diversi rappresentanti dell’UE, delle istituzioni sia italiane che estere, per mettere a punto un piano di rilancio e cooperazione tra i Paesi mediterranei europei e quelli africani. Per incentivare il dialogo e la cooperazione tra queste realtà, il Sana ha organizzato un convegno apposito in cui sono stati trattati alcuni temi fondamentali per gli operatori del settore bio, quali: le regolamentazioni, la conversione delle certificazioni, le opportunità offerte dalla certificazione halal e kasher, i vari modelli di collaborazione nelle filiere, le piattaforme logistiche, le fiere e le decisioni politiche per rilanciare gli scambi commerciali da entrambe le parti.
Durante il convegno di inaugurazione del Sana sono stati presentati i dati sul biologico in Italia, forniti dall’Osservatorio sui consumi SANA-GPF e dalle analisi del Sinab – Sistema d’informazione nazionale sull’agricoltura biologica del Ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali. Dal quadro illustrato da questi studi emerge con evidenza la crescita del numero di consumatori attenti alla qualità della vita, al cibo che acquistano e mangiano, alla mobilità eco-sostenibile, al benessere e alla bellezza, e allo stesso tempo mette in luce una crescita sempre più forte del numero di aziende biologiche che si dedicano ogni giorno alla produzione, alla coltivazione, alla trasformazione e all’esportazione di prodotti bio. Un quadro per monitorare costantemente l’andamento del settore nel nostro Paese e all’estero.
Tra le iniziative presentate al Sana ricordiamo “Il biologico fuori casa”, un tema oggi molto in voga, che grazie al BIOBar e al BIORistorante (affollatissimi per tutti e quattro i giorni) ha dimostrato la possibilità di coniugare abilmente l’abitudine e la necessità di mangiare fuori casa con la volontà di cibi sani. Un esempio? Proporre menù biologici che permettono alla ristorazione di variare l’offerta dei piatti, con l’obiettivo di soddisfare un segmento crescente di consumatori sensibili al bio.
A testimoniare tutto questo sono intervenuti alcuni addetti al settore della ristorazione che hanno già sperimentato questa realtà e hanno testimoniato con i loro racconti le loro esperienze sul campo l’importanza di avere competenze sugli alimenti e sulla filiera produttiva, la formazione del personale e la comunicazione dell’identità. D’altro canto, il pubblico ha mostrato di gradire questa nuova offerta orientata al bio, preferendo – nella vasta offerta gastronomica – i piatti sani garantiti.
Tra gli spazi proposti al Sana, ricordiamo anche quello dedicato al Benessere, che ha proposto rimedi naturali, integratori e prodotti di bellezza, che negli ultimi anni stanno registrando un boom di crescita, testimoniato anche dalla folta partecipazione degli erboristi (più di 1.500) sia alle esposizioni che ai convegni del Salone. Lo Spazio Officinale, dedicato esclusivamente agli operatori, ha visto una partecipazione record di erboristi, farmacisti e produttori, che hanno approfondito alcuni temi che ruotano attorno all’uso di piante officinali, come naturopatia, omeopatia e fitoterapia.
Anche il SanaKids, spazio accogliente dedicato ai più piccoli, ha evidenziato come i prodotti biologici e i progetti eco-compatibili realizzati per sensibilizzare i bambini al biologico e agli stili di vita eco-compatibili stiano registrando un successo e un’attenzione sempre crescenti.
A concludere l’evento è intervenuto Marco Momoli, manager di Sana che ha confermato che “Sana ritorna nel 2011 dall’8 all’11 settembre, come sempre a Bologna, perché nel territorio dell’Emilia Romagna il bio ha trovato casa, in forte sintonia con le eccellenze e le potenzialità che questo territorio esprime. Siamo già al lavoro per fare un’edizione sempre più aperta ai mercati internazionali e per approfondire il dialogo con i paesi del Mediterraneo”.