Ravenna 2009: entra nel vivo il festival sui rifiuti, acqua ed energia

Acqua, Energia, Rifiuti. Su queste tre parole chiave ha preso il via la tre giorni di conferenze, workshop, laboratori e attività culturali che da ieri sta ravvivando la città di Ravenna, invasa da esperti, aziende e artisti che le stanno declinando e approfondendo sotto diversi punti di vista.

La seconda edizione di Ravenna 2009, l’evento nazionale organizzato da Labelab dedicato alla divulgazione informativa degli aspetti tecnico-economici della sostenibilità ambientale, alla quale greenMe.it non poteva mancare, giunge nel vivo della manifestazione.

Gli obiettivi riassunti nelle “4TRA” (trasparenza, trasferibilità, trasversalità e tracciabilità della conoscenza) si stanno concretizzando attraverso la nutrita serie di iniziative organizzate in diverse location del centro storico che vedono impegnate aziende, operatori del settore, ingegneri, studenti e semplici cittadini, in conferenze, workshop e laboratori per parlare e confrontarsi sulle ultime novità ed esperienze nel campo dell’ottimizzazione della gestione dell’ acqua, delle energie e dei rifiuti.

E Ravenna, città da sempre all’avanguardia nel rispetto di queste tematiche – e non a caso inserita nella top ten della classifica del benessere stilata dal Sole24ore – non si è fatta trovare impreparata all’evento, rispondendo con grande interesse alla ricca agenda in programma: sale dei convegni piene, grande curiosità per le istallazioni sparse nel centro storico, scolaresche coinvolte attivamente nei percorsi didattici a loro dedicati e affascinate dalla selezione di cortometraggi provenienti direttamente dal CinemAmbiente di Torino appena concluso.

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Tanti e vari gli spunti interessanti, soprattutto perché provenienti dagli addetti ai lavori: le realtà più innovative nei rispettivi settori, stanno avendo la possibilità di incontrarsi, discutere e condividere le diverse attività, le case-history di successo e le tecnologie all’avanguardia che possono rappresentare le soluzioni concrete di domani, rivolgendosi direttamente alle amministrazioni e a chi, anche tra le aziende, ha la possibilità di metterle in pratica, di agire per provare a migliorare l’efficienza energetica e ambientale. E così, spazio alle innovazioni in campo di gestione delle perdite di acqua, della raccolta differenziata e del risparmio energetico.. Con uno sguardo sempre rivolto alle peculiarità delle singole realtà per uno sviluppo di città maggiormente sostenibili e integrate col territorio. Ma anche la ferma intenzione di mettere a punto validi sistemi anche per verificare i risultati e volgere l’attenzione sul discorso delle certificazioni. Strizzando l’occhio pure all’arte e all’eco design, discipline che, soprattutto nella valorizzazione dei rifiuti, trovano linfa vitale per esprimersi ed evolversi.

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Un evento dedicato principalmente alle istituzioni, chiamate ad intervenire in prima persona e agli operatori del settore, ma che sta coinvolgendo anche i cittadini mediante le iniziative culturali che hanno ravvivato i punti nevralgici della città. Così se in piazza del popolo un esilarante Patrizio Roversi ha attirato la partecipazione pubblica, presentando ieri il nuovo libro dedicato alla Comunicazione Ambientale edito da Franco Angeli, nel Museo d’Arte Contemporanea, una mostra dedicata alle tematiche inerenti la manifestazione, insieme al percorso Public Art, sta colorando tuttora le vie di Ravenna. Particolarmente gradita dai passanti è stata l’esibizione della Riciclato Circo Musicale ha stupito e divertito passanti, suonando con strumenti interamente ricavati dal riciclo creativo dei rifiuti.

Roversi

Un evento divulgativo itinerante dalle diverse anime, dunque, e con un unico fine, quello di fare il punto sulle tre tematiche fondamentali alla base del nostro presente e del nostro futuro prossimo, che ci riguarda da vicino e abbraccia la vita di tutti i giorni. Tre parole chiave, ma una sola è quella d’ordine: contaminazione. Perché è solo contaminando e intrecciando i diversi saperi che si riesce a creare innovazione e, di conseguenza, sviluppo. Quello finalmente più sostenibile.

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