Cop26, Rapporto WMO: “gli ultimi 7 anni i più caldi mai registrati”

Il rapporto provvisorio del WMO vede la terra quasi su un punto di non ritorno.

Il primo giorno dei lavori della Cop26 si apre  con il Rapporto provvisorio del WMO, che mette in evidenza lo stato del Pianeta e anche tutti gli impatti su sicurezza alimentare 

Le concentrazioni record di gas serra in atmosfera e il calore anche ne è conseguito hanno spinto il Pianeta in un territorio inesplorato, con ripercussioni enormi per le generazioni attuali e future.

E’ quanto emerge dal Rapporto provvisorio dell’Organizzazione Metereologica Mondiale (WMO) “State of the Global Climate 2021, basato sui dati per i primi nove mesi del 2021”, che combina i contributi di più agenzie delle Nazioni Unite, servizi meteorologici e idrologici nazionali ed esperti scientifici e secondo cui gli ultimi sette anni si avviano ad essere i più caldi mai registrati.

L’innalzamento globale del livello del mare è accelerato dal 2013 fino a raggiungere un nuovo massimo nel 2021, con il continuo riscaldamento degli oceani e l’acidificazione degli oceani, si legge.

Il rapporto provvisorio del WMO sullo stato del clima globale 2021 attinge alle ultime prove scientifiche per mostrare come il nostro pianeta sta cambiando sotto i nostri occhi. Dalle profondità dell’oceano alle cime delle montagne, dallo scioglimento dei ghiacciai agli implacabili eventi meteorologici estremi, gli ecosistemi e le comunità di tutto il mondo vengono devastati. La COP26 deve essere un punto di svolta per le persone e il pianeta, ha affermato il segretario generale delle Nazioni Unite António Guterres.

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