“Non è un evento politico”, così la Russia potrà competere all’Eurovision Song Contest

Si tratta di un "evento culturale non politico" e pertanto i partecipanti sia della Russia che dell'Ucraina dovranno esserci

L’artista che rappresenta la Russia potrà partecipare all’Eurovision Song Contest che si terrà a Torino a maggio prossimo, nonostante l’invasione dell’Ucraina da parte del presidente russo Vladimir Putin.

Mentre il mondo dello sport si immobilizza, la musica continua ad andare avanti e chissà che non sia un bene.

A lanciare il messaggio sono gli stessi organizzatori del concorso con la motivazione secondo cui l’Eurovision Song Contest è “un evento culturale non politico“.

L’EBU, l’European Broadcasting Union, è tuttavia preoccupata per l’attualità in Ucraina e continuerà a monitorare da vicino la situazione.

L’Ucraina aveva presentato una petizione alla European Broadcasting Union per impedire alla Russia di partecipare alla competizione alla luce dell’invasione. Intanto, la Russia non ha ancora scelto un artista per partecipare alla competizione. Hanno tempo fino a metà marzo per farlo, secondo il sito web di Eurovision.

Pochi giorni fa, il gruppo rap Kalush Orchestra è stato invece selezionato per rappresentare l’Ucraina. In una dichiarazione, il cantante della Kalush Orchestra, Oleh Psiuk, aveva detto:

Promettiamo a ogni ucraino che saremo all’altezza della scelta. In tempi difficili per il nostro paese, faremo conoscere la nostra presenza in tutto il mondo.

La band è arrivata seconda nella finale nazionale ucraina e ha vinto il voto del pubblico. Alla fine sono stati selezionati per sostituire Alina Pash, che ha abbandonato la competizione tra le polemiche su un viaggio che aveva fatto nella Crimea controllata dalla Russia.

QUI tutti gli aggiornamenti della guerra in Ucraina.

 

Fonte: Eurovision

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