Oltre 80 mila visitatori in poco più di tre mesi. Lo straordinario successo di The art of the brick, la mostra dell'artista statunitense Nathan Sawaya convince gli organizzatori a prolungare l'evento fino al 3 aprile 2016.
Oltre 80 mila visitatori in poco più di tre mesi. Lo straordinario successo di The art of the brick, la mostra dell’artista statunitense Nathan Sawaya convince gli organizzatori a prolungare l’evento fino al 3 aprile 2016.
Ottantacinque sculture artistiche create con più di un milione di mattoncini Lego sono le protagoniste di quella, che è stata considerata dalla CNN, una delle dieci mostre imperdibili del mondo. Dal 28 ottobre 2015 è allestita per la prima volta in Italia, al SET di via Tirso 14 a Roma.
Caratteristica delle sue opere quella appunto, di essere state tutte realizzate utilizzando esclusivamente i famosi mattoncini colorati. L’artista newyorkese con un passato da avvocato, nel 2004 aveva deciso di uscire dalle aule dei tribunali per dedicarsi a qualcosa di più creativo.
Da lì, l’idea di costruire vere e proprie sculture utilizzando un materiale insolito. La sua intuizione –risultata vincente – gli è valsa il titolo di costruttore Lego professionista e oggi, le sue opere fanno parte di collezioni di arte contemporanea in Musei del Nord America.
Mi piace usare i mattoncini Lego come strumento perché, mi diverte la reazione della gente quando vede opere d’arte create con qualcosa che gli è familiare. Il mio obiettivo è quello di portare questo semplice giocattolo in una posizione diversa. Apprezzo la pulizia artistica del mattone, i suoi angoli retti e le linee distinte. Ma, da una certa distanza, quei angoli retti e linee distinte offrono nuove prospettive, cambiando le curve, scrive sul suo sito ufficiale Sawaya.
Per qualche mese, l’artista aveva lavorato per la Lego Group, attualmente però è totalmente indipendente e dal 2007, anno della sua prima mostra, ne ha fatta di strada, diventando un punto di riferimento dell’arte contemporanea e creando una nuova dimensione che unisce la Pop art al Surrealismo.
L’arma vincente è stata sicuramente quella di riprendere a tutti gli effetti la mission dei Lego. Chi da piccolo non ha costruito case impensabili, torri altissime e recinti fantasiosi? Ecco, Sawaya ha giocato con il materiale e i suoi colori dandogli una prospettiva diversa.
Alcune delle sue sculture riprendono delle opere d’arte, c’è per esempio il Bacio di Klimt e l’Urlo di Munch ma sicuramente, il suo capolavoro più riuscito è Yellow, il mezzo busto giallo di un uomo che si squarcia il petto per sfogare il suo io interiore.
Il maestro dei Lego ha già conquistato il Regno Unito e la stampa di tutto il mondo rivoluzionando il concetto classico di arte e riuscendo a creare una mostra adatta a tutte l’età. Gli orari e tutte le informazioni relative alla mostra saranno pubblicate sulla pagina Facebook The art of the Brick Italia.
Dominella Trunfio
LEGGI anche:
Le protesi per bambini realizzate con i LEGO (VIDEO)
Pompei: l’antica citta’ ricostruita con 190 mila mattoncini Lego
A 12 anni crea una stampante Braille low cost coi Lego (FOTO e VIDEO)