M’illumino di meno: quest’anno oltre a spegnere le luci, accendiamo i riflettori sulle Comunità Energetiche Rinnovabili

Torna la virtuosa campagna "M'illumino di Meno" di Rai Radio2 che ci invita spegnere le luci e ad usare la bici per una giusta causa! Quest'anno al centro dell'iniziativa ci saranno anche le Comunità Energetiche Rinnovabili, protagoniste di una transizione ecologica che nel nostro Paese ancora stenta a decollare

Troppo spreco energetico e inquinamento luminoso in Italia. Invece di accendere senza criterio, dovremmo imparare a spegnere per fare un regalo alle nostre tasche, ma anche e sopratutto al Pianeta. Proprio da questa constatazione nasce l’iniziativa M’illumino di Meno, giunta ormai alla sua 19esima edizione. L’evento coincide con la Giornata Nazionale del Risparmio Energetico e degli Stili di Vita Sostenibili, fissata per il 16 febbraio.

Ad organizzare la campagna a favore del risparmio energetico Rai Radio2, con il programma Caterpillar, che lanciò l’evento nel febbraio del 2005, in occasione dell’entrata in vigore del Protocollo di Kyoto, quando chiese a tutte le ascoltatrici e gli ascoltatori di spegnere tutte le luci non indispensabili come gesto di attenzione per l’ambiente.

Anno dopo anno, questa campagna è divenuta sempre più popolare e ha promosso diverse azioni virtuose che ognuno di noi può fare quotidianamente per rendere la Terra un posto migliore: usare la bici anziché l’auto, passare alle rinnovabili, condividere, piantare alberi, combattere lo spreco alimentare e riciclare correttamente. Il cambiamento di abitudini suggerito da M’illumino di Meno e che anche noi di greenMe sosteniamo da tempo al giorno d’oggi è diventata una necessità di sopravvivenza. E quest’anno, con una società alle prese con la crisi energetica legata alla guerra in Ucraina e il conseguente caro bollette, questo evento assumo un’importanza ancora più rilevante.

Come da tradizione, anche quest’anno aderiranno numerose scuole, comuni, università, aziende, associazioni, condomìni, cittadini e cittadini che spegneranno le luci e promuoveranno l’uso della bici per uno stile di vita più green.

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Sosteniamo le Comunità Energetiche Rinnovabili

Nell’edizione del 2023 di M’illumino di meno saranno protagoniste le Comunità Energetiche Rinnovabili, fenomeno in crescita che verrà mappato per l’occasione. Si tratta di associazioni di clienti finali – consumatori di energia elettrica – che scelgono di unirsi per produrre localmente, tramite fonti rinnovabili, l’energia elettrica necessaria al proprio fabbisogno, “condividendola”. Un modello virtuoso e conveniente.

In occasione di questa importante giornata, l‘ENEA (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile) presenterà il primo modello italiano di Comunità Energetica Rinnovabile (CER), un vero e proprio distretto urbano in grado di produrre e condividere energia ed erogare servizi ai cittadini.

“Si tratta di una microgrid virtuale che consente di integrare produzione e utilizzo dell’energia in modo intelligente e condiviso, basandosi sul cittadino prosumer della risorsa energetica, vale a dire nel ruolo sia di produttore che di consumatore” spiega Stefano Pizzuti, responsabile della Divisione ENEA di Smart energy.

Leggi anche: Comunità energetiche contro il caro bolletta: l’autoconsumo collettivo in Emilia Romagna diventa legge

Ma in cosa consiste esattamente? Nello specifico il modello proposto da ENEA non è altro che una piattaforma in grado di fornire: valutazioni di tipo energetico, economico e finanziario delle CER o di gruppi di autoconsumo di energia rinnovabile; monitoraggio dei consumi di energia; strumenti di gestione e valorizzazione dei comportamenti virtuosi.

I dati raccolti attraverso sensori installati presso gli utenti finali e le informazioni provenienti da distributori e venditori di energia consentono di identificare i profili di consumo più efficienti. Inoltre, un servizio di scambio di beni e servizi darà ai cittadini la possibilità di sfruttare risorse locali in ottica di sharing economy e riduzione dell’impatto ambientale, passando dalla logica del possesso a quella dell’uso.

“La nostra proposta può favorire un modello sociale innovativo, divenendo un motore di sviluppo socio-economico e ambientale delle aree urbane” conclude Stefano Pizzuti.

Quello delle Comunità Energetiche Rinnovabili è un tema che ci sta a cuore da tempo. Noi ci auguriamo che vengano finalmente incentivate e sostenute, invece di essere ostacolate dalla burocrazia, come accaduto finora. 

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Fonti: Rai/ENEA

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