Mense scolastiche biologiche certificate: arriva il fondo che aiuta le amministrazioni locali

E' in arrivo un’interessante novità che riguarda la possibilità di incrementare l’uso dei cibi biologici all’interno delle mense scolastiche grazie ad un nuovo fondo.

In arrivo un fondo per le mense scolastiche che utilizzano prodotti biologici: 44 milioni di euro alle amministrazioni locali che certificheranno come biologiche le mense delle scuole.

Capita spesso che i pasti i serviti nelle mense scolastiche non soddisfino il palato dei bambini o l’idea di alimentazione corretta da parte dei genitori. Ci sono stati poi addirittura dei casi limite in cui, a seguito dei controlli Nas, sono stati trovati cibi ammuffiti e scaduti. Per fortuna. è in arrivo un’interessante novità che riguarda la possibilità di incrementare l’uso dei cibi biologici all’interno delle mense scolastiche grazie ad un nuovo fondo.

Già la legge finanziaria del 2000 aveva messo l’obbligo per le mense scolastiche di utilizzare ogni giorno qualche prodotto biologico, nel 2015 poi una nuova legge (la n.22/2015) stabiliva che almeno il 15% della carne e il 40% del resto degli alimenti che finivano nelle mense pubbliche fossero di provenienza biologica.

Oggi si fa un ulteriore passo avanti per promuovere l’alimentazione biologica nelle scuole. Grazie ad un emendamento alla manovra economica, promosso dal ministro Maurizio Martina e spalleggiato dagli altri ministri, si favorirà anche nel panorama italiano la comparsa di mense scolastiche biologiche certificate. In realtà già esistono più di 1.200 mense biologiche che servono circa un milione di pasti al giorno, l’obiettivo del nuovo emendamento è però quello di promuovere più ad ampio raggio l’uso di alimenti biologici all’interno delle scuole.

Ad essere interessate saranno scuole di ogni ordine e grado: dagli asili nido alla scuola superiore. Promuovere il biologico all’interno delle mense sarà possibile grazie ad un fondo stanziato dal Governo e gestito dal ministero delle Politiche agricole e alimentari. Si tratta di 44 milioni di euro utili a sostenere le amministrazioni locali che si occupano della certificazione biologica degli alimenti utilizzati nelle mense. I fondi serviranno da una parte a ridurre i costi del servizio mensa a carico delle famiglie dall’altra a promuovere e fare informazione alimentare all’interno delle scuole.

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Le reazioni del mondo del biologico

Grande soddisfazione hanno espresso ovviamente le associazioni del biologico. Roberto Zanoni, presidente di AssoBio ha dichiarato:

“Il regolamento europeo riconosce che la produzione biologica adotta le migliori pratiche ambientali, tutela la biodiversità e salvaguarda le risorse naturali, esplicando la funzione sociale di fornire beni pubblici che tutelano l’ambiente, il benessere degli animali e promuovono lo sviluppo rurale. Lo stesso testo unico sull’agricoltura biologica attualmente in discussione nel nostro parlamento riconosce la produzione biologica come attività di interesse nazionale con funzione sociale e sancisce che lo Stato debba favorire e promuovere ogni iniziativa volta al suo sviluppo. È l’unico settore produttivo che può vantare tali riconoscimenti, cui ora, finalmente, si affiancano misure di promozione che ne rafforzeranno lo sviluppo”.

Anche Paolo Carnemolla di FederBio ha espresso un giudizio sul nuovo emendamento:

La manovra in perfetto allineamento con le politiche europee e con quelle che le Camere stanno delineando in questi giorni. L’emendamento incentiva i comuni a incrementare la presenza di prodotti biologici nelle mense, che dovranno essere certificate proprio come sono certificate e sottoposte al sistema di controllo europeo le 53mila aziende agricole biologiche italiane che coltivano nel rispetto dell’ambiente senza utilizzare nemmeno un grammo di concimi, erbicidi, insetticidi e anticrittogamici chimici di sintesi e le 7mila imprese che trasformano i loro prodotti di qualità senza coloranti, conservanti e altri inutili additivi, dimostrando ogni giorno come sia del tutto possibile l’alternativa di una produzione di vera qualità”

Speriamo quindi che i nostri figli, indipendentemente dalla loro età e dalla scuola che frequentano, possano presto trovare in tavola un maggior numero di cibi biologici e certificati.

Francesca Biagioli

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