La Marcia Globale per il Clima a Roma si farà. Se a Parigi la manifestazione è stata annullata a causa della minaccia del terrorismo, nelle città italiane l'appuntamento è confermato. Il 28 e il 29 novembre in tutto il mondo saranno 50 le grandi manifestazioni per chiedere un accordo vincolante, alla vigilia della Cop21, la conferenza Onu sul clima che avrà luogo a Parigi dal 30 novembre
La Marcia Globale per il Clima a Roma si farà. Se a Parigi la manifestazione è stata annullata a causa della minaccia del terrorismo, nelle città italiane l’appuntamento è confermato. Il 28 e il 29 novembre in tutto il mondo saranno 50 le grandi manifestazioni per chiedere un accordo vincolante, alla vigilia della Cop21, la conferenza Onu sul clima che avrà luogo a Parigi dal 30 novembre.
A Roma, la Marcia è organizzata dalla Coalizione italiana clima. Si partirà il 29 novembre alle 14 da Piazza Farnese per raggiungere via dei Fori imperiali dove si terrà un concerto con numerosi artisti e testimonial.
“Dopo i fatti tragici di Parigi e il divieto del governo francese di organizzare le manifestazioni per il clima, la marcia di Roma si carica di ulteriore significato per sconfiggere la paura e costruire la pace. Marceremo anche per tutti quelli che a Parigi non potranno più aderire a questa manifestazione globale” dicono gli organizzatori.
Alla marcia romana prenderanno parte anche i movimenti pacifisti e le organizzazioni che lavorano con i migranti.
Ormai il tempo stringe e occorre un accordo vincolante in grado di fermare l’aumento della temperatura almeno entro 2 gradi centigradi. Per questo la Coalizione invita tutti a partecipare per lanciare un messaggio forte ai grandi della Terra che tra pochi giorni si riuniranno a Parigi.
“È importante essere in tanti per far sentire la voce della società civile, perché i cambiamenti climatici ci riguardano tutti, da molto vicino, e sono un’emergenza con ripercussioni in tutti i campi: ambientale, sociale, economico e geopolitico. La questione climatica è, infatti, strettamente intrecciata con le migrazioni, le guerre e i drammatici eventi che scuotono il medio oriente, l’Europa e il mondo intero” spiega la Colazione.
Per approfondire: RIFUGIATI: LA CRISI DEI MIGRANTI È (ANCHE) COLPA DEI CAMBIAMENTI CLIMATICI
Gli impegni già sottoscritti dagli Stati in previsione del Summit di Parigi, purtroppo, non bastano ma servono obiettivi più ambiziosi, come conferma anche Domenico Gaudioso, capo del Servizio Clima e Atmosfera dell’ISPRA:
“Gli impegni finora promessi da 158 Stati mondiali in vista della Conferenza sul Clima di Parigi COP21, anche presi tutti assieme, non saranno sufficienti a garantire il rispetto del limite dei 2°C di riscaldamento globale. È importante che il nuovo accordo preveda un meccanismo di revisione periodica in base al quale tutti i Paesi siano obbligati ad aggiornare i propri impegni senza poterli ridurre. Serve inoltre un meccanismo di monitoraggio e verifica trasparente dell’attuazione degli impegni”.
Intanto è iniziato il conto alla rovescia per il tweet bombing #MarciaperilClima che sarà martedì 24 novembre dalle 11:00 alle 11:30. L’obiettivo è quello di invitare quante più persone alla marcia per il clima del 29, “intasando” Twitter di messaggi nei 30 minuti.
Tweet riguardo #MarciaperilClima
Oltre che con i profili istituzionali, si potrà partecipare anche con i profili personali.
Potete anche creare un video e condividerlo.
Francesca Mancuso
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