Giochi da non rifiutare: l’iniziativa che ti porta gratis nei musei di Roma se ripulisci le strade della capitale

Più rifiuti raccogli, più possibilità hai di ottenere accessi gratuiti ai musei di Roma: da un gruppo di giovani italiani arriva l'idea vincente che coniuga rispetto per l'ambiente e amore per l'arte

Uno dei più gravi problemi della capitale è indubbiamente la gestione dei rifiuti. Per far fronte a questa emergenza e spingere la cittadinanza a rispettare maggiormente le aree pubbliche un team di giovani under 20 hanno avuto un’idea molto originale: invogliare i romani a ripulire le strade dell’immondizia offrendo loro in cambio l’accesso gratuito ai musei della capitale.

“Giochi da non rifiutare”: questo è il nome del progetto che lo scorso dicembre ha vinto l’hackaton “Women Empowerment”, organizzato da GenQ, associazione no-profit impegnata nella lotta alla disparità di genere e nella creazione di una società più inclusiva in collaborazione con Needs, ente di rappresentanza di startup e imprese di servizi 2.0.

All’evento hanno preso parte 30 persone, di cui l’80% formato da donne giovanissime. E alla fine l’idea che ha convinto di più gli organizzatori è stato proprio “Giochi da non rifiutare”, proposto da quattro ragazze e un ragazzo sotto i 20 anni: Irene Casariu, Alessia Proietti D’Ascaneo, Claudia Gemma, Leonardo Marinangeli e Ludovica Santambrogio, i quali hanno ottenuto anche 5 borse di studio per l’Aurora Experience, il programma di formazione digitale rivolto a 100 giovani under 23 l’anno e della durata di 6 mesi.

La loro iniziativa è stata accolta con entusiasmo anche dal Comune di Roma, tanto da aver ottenuto già dei finanziamenti.

L’idea alla base di “Giochi da non rifiutare” poggia da un lato sull’evidente incuria di zone di Roma come il Parco degli Acquedotti, citato spesso anche dai media come luogo in cui i “cassonetti galleggiano sui rifiuti”, dall’altro lato risiede nell’efficacia comprovata della gamification, ossia dell’utilizzo del gioco in contesti non ludici per raggiungere obiettivi sociali. – spiegano i promotori dell’hackaton – Dunque, combinando questi due aspetti, anche grazie al supporto della mentor dgruppo vincitore, Sara Matassoni (classe ‘97), il team ha ipotizzato la collocazione di cassonetti interattivi in punti strategici del Parco e l’organizzazione di giornate dedicate alla sfida di raccolta rifiuti.

hackaton rifuti roma

@GenQ

Come funziona la sfida

Ma come funziona nel dettaglio? Come ogni gioco, anche questa gara ha le sue regole: i partecipanti verranno divisi in 10 squadre, composte da un massimo di 7 persone ciascuna; ogni squadra – contraddistinta da un drappo numerato – avrà a disposizione 20 sacchetti e 3 attrezzi per la raccolta rifiuti: il singolo sacchetto dovrà essere completamente pieno prima di venire gettato, proprio nell’ottica di una sostenibilità ambientale.

L’obiettivo, naturalmente, è quello di rendere più pulite le strade di Roma, che spesso versano nella totale incuria. Così, chi raccoglierà più punti avrà diritto alla MIC Card, la tessera per l’accesso gratuito a tutti i musei di Roma, che include anche la possibilità di un accompagnatore a scelta. La prima data prevista per la prima giornata di raccolta rifiuti sarà nel mese marzo. Per quanto riguarda la partecipazione, sarà aperta a tutti i cittadini, che potranno iscriversi attraverso un portale online dedicato.

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